Milos Raonic è sempre più una certezza nel panorama tennistico mondiale, e mentre si cerca di capire se Eugenie Bouchard è stata solo una meravigliosa meteora, destinata a riempire le pagine delle riviste di gossip e moda, il Canada si coccola il suo gigante, dal servizio micidiale. E proprio Raonic o la stessa Bouchard, potrebbero essere diventati due modelli da imitare, per una nuova generazione che quest’ anno si è messa in luce, e lascia ben sperare, per il futuro del tennis canadese: stiamo parlando di Bianca Andreescu, Denis Shapovalov, e Felix Auger-Aliassime, i tre giovani talenti nordamericani, che si sono maggiormente messi in luce in questo 2016, tanto da essere premiati in patria, come giovani sportivi dell’ anno.
La Andreescu, dopo aver saltato Buona parte della stagione, a causa di problemi di carattere fisico, si è resa protagonista di un gran finale, ricco di piazzamenti importanti, che le hanno permesso di chiudere il 2016, in nona posizione fra le junior, e soprattutto di scalare il Ranking Wta fino alla posizione numero 300; un risultato di tutto rispetto se si considera che la Andreescu deve ancora compiere diciassette anni, e che dopo un terzo turno a Wimbledon, e una semifinale a Flushing Meadows, fra le sue coetanee, ha saputo farsi rispettare anche fra le “grandi”, mettendosi in luce in diversi Itf, fra ottobre e novembre.
Situazione addirittura migliore in campo maschile, dove le speranze canadesi possono suddividersi su due portabandiera: il primo a far parlare di sé è stato Shapovalov, che ha già compiuto anche i diciassette anni, e che è qualcosa di più di una semplice speranza, avendo chiuso l’ anno da numero 250 delle classifiche, dopo essere stato anche 238, e che oltre ad aver conquistato Wimbledon nella categoria Juniores, ha saputo trionfare anche in altri tre Itf, arricchendo il suo palmares, di prestazioni di tutto rispetto, che lo hanno portato anche a mietere vittime di tutto rispetto, come si è verificato alla Rogers Cup, quando Shapovalov, beneficiario di una wild-card, nel Master 1000 di casa, si è presentato al grande pubblico, sconfiggendo una testa di serie del calibro dell’ australiano Nick Kyrgios.
Discorso leggermente diverso, quello che riguarda Auger-Aliassime, sedici anni compiuti da poco, e la faccia da bambino: il talento c’ è e non si discute, lo dimostra la vittoria di Flushing Meadows, dove è riuscito ad imporsi anche sul numero uno della categoria, il greco Tsitsipas, ma a livello di Ranking, il canadese è ancora oltre la seicentesca posizione, e dovrà districarsi fra Itf, o capitalizzare al meglio, le eventuali wild-card che riceverà, per poter affacciarsi con più continuità a dei palcoscenici che i suoi coetanei e connazionali, possono già frequentare da “veterani”.
Non abbiamo la certezza, che i vari Shapovalov, Andreescu, e Auger-Aliassime, sfonderanno e diventeranno dei big del tennis mondiale, il Canada è pieno di talenti, che a livello Juniores hanno fatto sognare, e poi hanno fallito la prova del nove, basti pensare a Dancevic, che sembrava un predestinato, o a Peliwo, vincitore di Slam nelle categorie giovanili, e poi mai esplosi definitivamente, o se vogliamo anche a Pospisil, e alla già citata Bouchard, che hanno vissuto una stagione ad alti livelli, senza però riuscire a trovare la continuità necessaria.
In un momento dove la grande incertezza, domina sul nostro paese, che dopo Quinzi non ha più visto nessuna stella accendersi all’ orizzonte, una realtà come quella del Canada, che può contare su tre speranze in un colpo solo, è una realtà di tutto rispetto, che ci fa anche un po’ invidia.
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Shapovalov ha un tennis splendido. Lo spero. Gli altri non li conosco invece,