E’ da poco entrato a far parte dei primi 250 giocatori del mondo ed ha vinto il suo secondo titolo Challenger proprio ieri a Fairfield: Taylor Fritz prenota un posto tra i big del futuro e, intanto, si gode la nomea di prossimo numero uno del tennis statunitense.
Ha solo 17 anni, e già ha scritto la storia del tennis: con la sua seconda corona a livello Challenger in due settimane, Taylor Fritz entra tra gli eletti ad aver vinto due titoli da minorenne; solo in sei prima di lui ci erano riusciti: Gasquet, Del Potro, Djokovic, Berdych, Nadal e Tomic, non proprio tennisti di secondo livello all’interno del circuito.
La ricompensa è subito arrivata: da oggi è numero 232 del ranking mondiale ed è considerato, assieme a molti suoi coetanei statunitensi, il miglior candidato a diventare un futuro campione in mezzo ai grandi. Nato il 28 ottobre 1997, non per caso dimostra una così grande predisposizione al tennis: sua mamma è Kathy May, ex numero 10 del mondo e vincitrice di sette titoli in carriera, senza contare i tre quarti di finale Slam ottenuti due volte al Roland Garros e una volta agli US Open.
Destro naturale e dotato di potente e preciso rovescio bimane, il 2015 è stato il suo trampolino di lancio: già lo scorso anno si era fatto notare con qualche bella prestazione a livello Challenger, ma quest’anno si è dimostrato un giocatore vero, in grado di mettere i bastoni fra le ruote anche ad avversari più esperti di lui. La dimostrazione è arrivata a giugno, sull’erba di Nottingham (ha partecipato grazie ad una wild card), quando è riuscito ad imporsi facilmente in due set su un giocatore decisamente più navigato come Pablo Carreno Busta, per poi arrendersi, inevitabilmente, a Feliciano Lopez.
Ha incantato molti palati fini quest’anno, a cominciare dal Roland Garros junior, in cui ha raggiunto la finale in singolare prima di arrendersi al suo coetaneo e connazionale Tommy Paul, altra gemma preziosissima nel panorama tennistico a stelle e strisce; poi è stata la volta di Wimbledon, dove, da testa di serie numero uno del seeding, non è riuscito ad appropriarsi della corona juniores del torneo più famoso del mondo: un grande Reilly Opelka, altro giocatore facente parte della nuova generazione americana, lo ha sconfitto in due set prima di prendersi il titolo.
A New York, invece, tutta un’altra storia: a casa sua Taylor si scatena e si vendica su Tommy Paul in finale, conquistando il titolo junior a Flushing Meadows, in tre set. Nelle qualificazioni degli US Open senior, invece, non è andato oltre il primo turno, ma non c’è nulla da rimproverargli: Fritz ha un futuro roseo davanti a sè, assieme a tanti ragazzi della sua età, tutti nati negli Stati Uniti.
Un gesto inedito accende il torneo Una protesta clamorosa, una scena che ha fatto il…
Una semifinale per cambiare tutto Nel 2018, al Roland Garros, Marco Cecchinato ha scritto una…
Due talenti, una corona Carlos Alcaraz e Holger Rune si affronteranno oggi nella finale dell'ATP…
La semifinale del riscatto Jasmine Paolini torna protagonista nel circuito WTA e lo fa nel…
Un successo che vale doppio Jasmine Paolini continua a sorprendere e incantare. A Stoccarda, nel…
Con una prestazione brillante contro Karen Khachanov, Holger Rune ha conquistato l'accesso alla finale dell’ATP…