Atp Roma, le dichiarazioni di Rafael Nadal e Alexander Zverev dopo la finale

Rafael Nadal ha rischiato grosso contro Alexander Zverev, n. 3 del mondo e vincitore al Foro Italico nel 2017. Dopo un primo set quasi perfetto, vinto 6-1, Nadal si è spento nel secondo, subendo la controffensiva del tedesco, che si è aggiudicato un break anche all’inizio della partita decisiva. Con Zverev avanti 3 a 1, la partita si è interrotta per una trentina di minuti per pioggia, quanto mai provvidenziale per lo spagnolo, che alla ripresa ha recuperato il break e vinto 6-3.

Con questa vittoria il maiorchino si aggiudica il suo 78esimo titolo in carriera, il suo ottavo a Roma. Da lunedì sarà di nuovo numero uno del mondo, con 8.870 punti (100 in più rispetto a Federer). Con il successo romano ha compensato la sconfitta ai quarti nel Madrid Open contro Dominic Thiem (l’anno scorso aveva vinto in Spagna e fatto i quarti a Roma, battuto sempre da Thiem.

“Roma per me è uno dei più importanti del mondo. Ringrazio il calore del pubblico, lo staff che rende ogni anno questo evento così speciale”, ha detto un Nadal carico di emozione durante la cerimonia di premiazione, che non ha dimenticato di fare i complimenti a Zverev: “Stai facendo una stagione incredibile, è stata una partita dura e decisa da pochissimi punti”.

Il primo ad entrare in conferenza stampa è Alexander Zverev, che dopo il titolo a Madrid è comunque felice di aver raggiunto una finale in un altro Master 1000.

“L’interruzione per pioggia? Sì, non mi è stata molto favorevole, è difficile gestire mentalmente queste pause. Ma non voglio trovare scuse. Nadal alla ripresa è semplicemente è stato molto più concentrato di me, io ero meno aggressivo e alla fine ho ceduto. Ha meritato lui. Perdere contro il più grande tennista nella storia della terra rossa ci sta”.

“Sono soddisfatto di questa settimana e anche di oggi, alla fine, in finali di questo tipo si può vincere o perdere e con Rafa sulla terra nessuno è favorito. Al Roland Garros cercherò di giocare allo stesso modo. Farò del mio meglio per prepararmi al meglio. Il favorito numero uno lì sarà Rafael Nadal, non c’è alcun dubbio su questo. Ma darò tutto, so di avere chance. Spero di giocare bene quanto nelle ultime settimane”.

Zverev ha parlato anche della racchetta che Zverev ha regalato a Francesco Totti (che poi ha passato al figlio) dopo il termine del suo match: “Non lo avevo mai incontrato di persona, ma è una leggenda e lo ammiro da tanti anni. Era un onore per me che vedesse il mio match e così ho voluto omaggiare a modo mio capitano della Roma”.

Dopo pochi minuti è la volta di Rafael Nadal, accolto in sala stampa da un grande applauso:

“Le interruzioni per pioggia non sono facili da gestire. Non so se io sono stato più pronto nella ripresa. Certo, dopo quello svantaggio di 3 a 1 nel terzo set, la pausa mi ha certamente aiutato. Sono rientrato cercando di giocare al meglio. Ho avuto certamente fortuna nel recuperare subito il break subito. Questo mi ha dato fiducia e mi ha permesso di recuperare”.

“In questa partita sono partito benissimo, ho giocato uno dei migliori set dell’anno, forse il migliore. Tutto quello che volevo fare, riuscivo a farlo: mi entravano tutti i colpi, il servizio, la risposta, i colpi. Sono molto fiero di questa partenza. Poi nel primo game del secondo set ho avuto chance per fare break, ma purtroppo non ci sono riuscito, anche per un po’ di sfortuna. Poi è successo tutto molto in fretta: mi ha brekkato, io ho avuto la possibilità di recuperare, ma ha alzato moltissimo il livello di gioco. Ho cercato di variare con slice, ma la palla rimbalzava poco e lui tirava molto profondo, per qualche game le mie armi non sono state efficaci. Da parte mia c’è stato un calo, ma a lui rendo tutti i meriti”.

Nadal ha continuato ad elogiare Sascha Zverev:

“Lui è giovanissimo ma gioca già un tennis incredibile e maturo. Non importa che non abbia ancora conseguito risultati importantissimi negli Slam. Il tennis è tennis: se ha vinto già quattro Master 1000 è un campione assoluto, senza se e senza ma. Certo, forse non ha ancora fatto il grande risultato in un Major, ma è questione di tempo. Zverev è in grado di giocare benissimo al meglio dei tre come al meglio dei cinque set. Se nei prossimi due anni Zverev non farà risultati incredibili negli Slam allora mi potrete dire che non capisco nulla di tennis”.

“A Roma mi trovo benissimo. I campi però sono diversi rispetto a quelli di Parigi, le condizioni di gioco sono differenti. Una sconfitta qui non mi avrebbe scoraggiato troppo per Parigi, anche se di certo una vittoria dà più fiducia”.

In aggiornamento

 

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