L’entusiasmo, per la riuscita e il successo degli Internazionali d’Italia, non è l’unico stato d’animo che lascia il torneo romano. L’appuntamento del 2021 al Foro Italico ha alimentato le polemiche e non ha “aiutato” a distendere i rapporti tra il presidente della Federtennis azzurra, Angelo Binaghi, e il numero 1 del CONI – appena rieletto per il terzo mandato – Giovanni Malagò.
Il successo di Rafa Nadal e Iga Swiatek ma, soprattutto, il grande exploit dei talenti italiani – in particolare di Lorenzo Sonego fermatosi solo in semifinale – è il grande orgoglio del federazione: “La nostra soddisfazione più grande è essere riusciti, insieme a Sport e Salute, di aver riportato il pubblico sugli spalti“.
“Vedere le belle prestazioni di Sinner, Berrettini, Fognini e tutti gli altri azzurri ci ha regalato grandi emozioni. Il futuro è al sicuro e non passeranno altri 14 anni prima di rivedere un altro italiano in semifinale” ha spiegato Angelo Binaghi. Parole che hanno il sapore di sfida “personale” per la FIT ma anche di ringraziamento per tutto il lavoro svolto.
Al Foro Italico però c’è stato un grande assente. Giovanni Malagò non è si è visto sugli spalti dei campi che hanno ospitato le sfide degli Internazionali d’Italia e, la guida del CONI non ha alcuna intenzione di “perdonare” il mancato invito: “È stato uno sgarbo istituzionale davvero grave a mio avviso. Non solo a livello personale ma soprattutto nei confronti dell’ente che rappresento“.
All’agenzia di stampa Adnkronos, ha poi aggiunto: “Il presidente Binaghi evidentemente fa fatica a rassegnarsi all’esito delle elezioni. Il giudizio però è stato chiaro e democratico“. Parole al veleno che non aiutano a distendere gli animi e che potrebbero raffreddare ancora di più i rapporti tra le due istituzioni.