Stesse avversarie, stessa vincitrice: come nel 2017, anche quest’anno Simona Halep, n. 1 del mondo, viene sconfitta da Elina Svitolina, che vince per il secondo anno consecutivo gli Internazionali Bnl d’Italia. Questa volta il risultato è più severo: la rumena ha perso in due set, raccogliendo appena quattro game dopo un primo set disastroso, perso addirittura 6-0. La Svitolina è stata praticamente perfetta, ma nel primo parziale la Halep è apparsa scarica, quasi già rassegnata dopo i primi punti – una lontana parente dell’indomita combattente che ieri aveva piegato Maria Sharapova.
“Sì, ero scarica e stanca nel primo parziale. Per questo non sono riuscita a iniziare la finale come volevo”, ha detto la due volte finalista al Roland Garros in conferenza stampa. “Questa settimana è stata molto dura, anche il match di ieri mi ha fatto spendere molte energie. Svitolina invece è partita benissimo e per tutta la partita è stata costante e aggressiva. Ha semplicemente meritato di vincere”.
Halep ha commentato il problema alla schiena, per il quale ha chiesto un Medical Time-Out: “Sì, sentivo un po’ di dolore, ma ero soprattutto scarica. Il secondo set è andato meglio: ho cercato di non arrendermi, di continuare a crederci e di non mollare. Così sono andata meglio, ho ritrovato parte del mio tennis e ho avuto qualche chance. Però Svitolina non ha ceduto, brava lei”.
Immancabili le domande sul Roland Garros, dove Halep ha fatto finale due volte: “Voglio arrivare pronta e carica per Parigi. Se sento pressione? Beh, negli Slam l’atmosfera è diversa, l’importanza del torneo, la sua storia, il fatto che dura due settimane e c’è un giorno di pausa tra un match e l’altro. Però io cerco di affrontare ogni partita, in ogni torneo, allo stesso modo”.
“Non so chi può vincere quest’anno. Io e Svitolina siamo fra le favorite, ovviamente, così come le altre top-ten. L’anno scorso avevo detto che c’erano chance anche per tenniste fuori dalle prime dieci, e così è stato [nel 2017 ha vinto Jelena Ostapenko, proprio contro Halep]. Sappiamo che il circuito femminile è apertissimo, moltissime giocatrici hanno una chance. Sì, certo, io punto ad andare in fondo, ma prima ci sono tante partite, ugualmente rischiose, sin dal primo turno. Tutto quello che posso fare è essere pronta”.
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