È la sua prima vittoria in un Master 1000, un momento fondamentale per la sua carriera e indimenticabile dal punto di vista emozionale. È però con la stessa freddezza con cui è sceso in campo, che Alexander Sverev (che ha battuto Djokovic 6-4 6-3) si è presentato alla conferenza stampa con la coppa in mano.
“È stata probabilmente – ha dichiarato Zverev – la mia miglior partita in carriera. Sono molto felice per come ho giocato in tutta questa settimana e, in modo particolare, oggi. Davanti avevo un grandissimo giocatore, uno dei migliori di sempre, e ovviamente è stato difficile. Sapevo di dover spingere ogni palla, ho servito bene per tutto il torneo e quindi oggi da quel punto di vista mi sentivo tranquillo. Novak ha commesso nel primo set qualche errore non forzato che mi ha dato un aiuto a ottenere il break”.
Oltre a battere l’attuale numero due del mondo e leggenda del tennis mondiale, Zverev ha sconfitto anche un amico, come testimoniato dal lungo abbraccio che i due si sono dati a rete, a fine match. “Mi conosce – ha continuato il tedesco – da quando avevo quattro anni. Mio fratello e Novak hanno la stessa età, hanno giocato i tornei giovanili insieme, e spesso, quando ero ancora un junior, mi sceglieva come partner di allenamento nei grandi tornei o negli Slam. Quando ci siamo abbracciati mi ha fatto i complimenti e gli auguri per il Roland-Garros, io ho fatto altrettanto, è uno dei migliori ragazzi del circuito”.
Il classe ’97 sembra non subire pressioni ed emozione, eppure questo suo primo grande successo deve voler significare qualcosa di profondo. “Durante tutta la settimana ho cercato di non pensarci, perché dovevo rimanere concentrato sul mio gioco. Adesso però, a torneo finito (e vinto) sono molto, molto felice, e in modo particolare perché questa vittoria arriva sulla terra, dove è tutto più complicato, fisicamente e mentalmente. Se penso di poter vincere i French Open? A dire la verità – conclude NextGen Alex – prima di questa settimana mi davo zero posibilità anche di vincere qui”.