Atp Montecarlo, Fognini: “Ho ritrovato me stesso, il trofeo lo dedico a mamma e Flavia”

Le dichiarazioni dei due finalisti del Master 1000 di Montecarlo che ha visto trionfare Fabio Fognini, il primo italiano di sempre a ottenere un risultato così prestigioso

Nessuno come Fabio. Per personalità, nel bene e nel male, ma anche per risultati, e questo fa la differenza, perché se i maligni lo accusavano di vincere solo titoli di basso calibro, oggi è arrivata una vittoria prestigiosissima, un master 1000 in un palcoscenico così suggestivo come quello del Montecarlo Country Club. Ecco le dichiarazioni del ligure durante la cerimonia di premiazione: ” Innanzitutto faccio i complimenti a Lajovic, so che la prima finale è sempre dura, ma hai una grande squadra con te. Per me è stato difficile perché il tuo allenatore è stato anche il mio e mi conosce, sono sicuro che vincerai presto anche tu. Poi arrivano i doverosi ringraziamenti a un pubblico incandescente che lo ha sostenuto e ha rivestito un ruolo fondamentale in questa vittoria: “Siete stati straordinari, abbiamo iniziato male quest’anno, ma vincere questo torneo ad aprile non è affatto male. Sono nato qui vicino e vincere a Montecarlo è qualcosa di straordinario, è uno dei tornei più belli al mondo. Grazie al direttore del torneo, all’organizzazione e ai medici e fisioterapisti che in questi giorni mi hanno aiutato tantissimo”. Poi arriva il momento delle dediche alle due donne di casa Fognini, la mamma e ovviamente Flavia Pennetta: ” A Flavia che mi supporta e mi sopporta. Un’ultima cosa: voglio dedicare questa vittoria a mia mamma che domani compie gli anni. Auguri mamma e buona Pasqua a tutti voi”. Il nuovo numero 12 del mondo ha poi risposto ad alcune domande ai microfoni di Sky ancora emozionato per la vittoria: “Devo ancora realizzare, fatemi fare la doccia, ho bisogno di un po’ di tempo. Forse a freddo riuscirò a parlare di quello che ho fatto. Le finali vanno vinte, non mi interessa come. Dal periodo brutto a inizio anno a vincere oggi non ci credevo, non ci credeva nessuno. Giorno dopo giorno ho trovato il mio tennis, negli ultimi due giorni era difficile giocare per il vento e le condizioni meteo. In finale io avevo più esperienza di Lajovic, anche se lui non aveva niente da perdere e questo poteva essere un fattore.”

Chiude con il sorriso e non svela quello che gli ha detto un altro campione che da queste parti ha sempre fatto molto bene, Nicola Pietrangeli: ” Non posso svelarvi cosa mi ha detto, è un segreto”.

Siamo costretti a correggerci, ieri è stata una giornata speciale, ma oggi lo è di più, oggi è storica, ma soprattutto incredibilmente inaspettata e questo rende ancor più fortunati tutti coloro i quali l’hanno raccontata o semplicemente vissuta. Grazie Fabio!

0 comments
  1. Io non capisco perché anziché concentrarsi sul risultato sportivo, occorra elucubrare su fantomatici ritrovamenti dell’io, sulla psicologia ed affini. Hai vinto? Bravo… ma parla di quello.

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