Bjorn Borg una delle più grande leggende del nostro sport, ha deciso di parlare del problema dei “genitori-padroni” e di suo figlio Leo.
GENITORI-PADRONI – “Già dai miei tempi, esistevano dei genitori troppo ossessivi, ma ultimamente da quando seguo mio figlio in Svezia per i tornei juniores, ho notato che la situazione si è aggravata. Secondo me tutto questo succede perché intorno al tennis girano molti soldi e per questo sembra che i genitori spingano i loro figli a fare quello che non vogliano fare.” spiega l’orso svedese. Secondo Peter McCraw, allenatore di fama mondiale, il problema è nel fatto che l’istruzione tennistica costa molto e quindi i genitori vogliono risultati, per rientrare dall’investimento fatto e questo mette una pressione enorme sulle spalle dei ragazzi.
L’EREDE – Borg sta da poco seguendo suo figlio Leo (figlio della terza moglie Patricia Ostfeldt) in tornei in giro per la Svezia. “Leo è innamorato del tennis, gioca dalle due alle tre ore al giorno. A lui piacerebbe girare l’Europa giocando i tornei juniores ma prima deve finire la scuola e io ormai ho sessant’anni e non ho più tutta questa voglia di viaggiare.” racconta l’undici volte campione slam.
FUTURO – Anche se è troppo presto per fare delle previsioni, l’allenatore svedese Federico Hornell crede che Leo sia uno dei top 10 nella sua fascia d’età. “E’ un giocatore interessante. Il suo gioco è migliorato molto nel corso dell’ultimo anno” ha detto Hornell. “ Pur essendo il figlio di una leggenda del tennis, ai tornei tiene un profilo basso, ha buone possibilità di diventare qualcuno in futuro” conclude Hornell.
La rinascita parte da Monaco Alexander Zverev ha messo fine a un digiuno che durava…
Un campione fuori dal campo Juan Martín del Potro, uno dei tennisti più amati e…
Fabio Fognini esce di scena al primo turno del Mutua Madrid Open in modo netto…
Un anno dopo il suo enigmatico ritiro dal tennis, Camila Giorgi torna sotto i riflettori.…
Federico Cinà non tradisce le attese. Alla sua prima partecipazione in un Masters 1000 su…
Un talento diviso tra racchetta e montagne innevate Aleksandar Kovacevic non è il classico tennista…