Le previsioni di Corrado Barazzutti sul 2019

Il 2019 sarà un anno pieno di impegni per i tennisti azzurri, chiamati a mantenere l'ottimo livello di gioco mostrato in tutto il 2018. Per Corrado Barazzutti non si tratta affatto di un compito impossibile da affrontare da parte dei nostri atleti, anzi, a suo parere, con la giusta applicazione si può aspirare tranquillamente a continuare ad alzare l'asticella.

Le aspettative per questo nuovo anno di tennis, per noi italiani, sono tante. La scorsa stagione ci ha regalato molte emozioni e dovendo sceglierne una, probabilmente penseremmo tutti quanti alla fantastica cavalcata di Marco Cecchinato al Roland Garros. Per il tennista palermitano e per Matteo Berrettini il 2019 sarà l’anno delle conferme, mentre l’obiettivo di Fabio Fognini ed Andreas Seppi sarà quello di continuare a migliorare il proprio best ranking e cominciare a togliersi qualche sfizio in più (si potrebbe aspirare, ad esempio, ad arrivare in finale ad un Master 1000, cosa difficile ma non impossibile per due giocatori del loro calibro). L’atleta altoatesino ha iniziato nel migliore dei modi, raggiungendo la finale nel torneo di Sydney (ancora si conosce il nome dello sfidante, l’altra semifinale si giocherà a partire dalle due di notte, ore italiane). Oltre a questi fantastici quattro, ormai stabilmente nelle prime 70 posizioni del ranking mondiale, l’Italia potrà aspettarsi degli ottimi risultati anche da Thomas Fabbiano, Lorenzo Sonego, Paolo Lorenzi, Simone Bolelli, Stefano Travaglia, Gianluigi Quinzi e Filippo Baldi, determinati più che mai ad entrare e rimanere, in maniera definitiva, nei primi 100 del mondo ATP. Occhio anche ai giovanissimi Gian Marco Moroni, Liam Caruana, Enrico Dalla Valle, Francesco Forti, Jacopo Berrettini e Riccardo Balzerani. Tenere d’occhio tutte le prestazioni dei tennisti azzurri sarà compito, ovviamente, anche di Corrado Barazzutti, allenatore della Nazionale, il quale, in un’intervista per La Repubblica, uscita questa mattina, ha dato la sua previsione sul 2019 tennistico italiano.

Intervistatore: “Quest’anno tocca confermare, o migliorare, una semifinale Slam”.

Barazzutti: “E’ così. E poi aggiungo: perché no? Conosco ormai bene i ragazzi, e penso che con l’applicazione giusta, e anche un po’ di fortuna che non guasta mai, potrebbero togliersi belle soddisfazioni”.

Successivamente, l’argomento della conversazione è diventato Fabio Fognini, invitato dallo stesso Corrado a puntare grosso. “Per un motivo molto semplice: quando è in giornata può battere chiunque”. Parole che confermano tutta la stima dell’ex numero 7 del mondo verso il tennista ligure. Nell’ultima parte dell’intervista si è tornati a parlare della Nazionale, ecco quanto detto da Barazzutti.

Intervistatore: “Torniamo al 2019, l’Italia resterà nell’Est del mondo”.

Barazzutti: “Dopo l’Australian Open c’è subito la Davis con l’India. Match pericoloso, ma se lo superiamo diventiamo gli ousider”.

Intervistatore: “E gli azzurri cosa ne pensano?”

Barazzutti: “Sono tutti vogliosi e ci tengono alla maglia azzurra”.

Intervistatore: “Lei vede delle analogie con il gruppo del 1976?”

Barazzutti: “Si, ci sono delle analogie. Peraltro prevedo miglioramenti per Berrettini, in questo 2019, e sono convinto che Cecchinato non avrà pressioni all’idea di doversi ripetere. E poi ci sono altri giovani che, nel vedere il messaggio dei nostri migliori, li emuleranno o cercheranno di farlo”.

In conclusione, l’ex allenatore della Nazionale femminile ha voluto fare dei complimenti ai giovani di oggi, professionali ed attenti ai dettagli, ed alla Federazione, che ha molto piacere nel supportarli.

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