Lewis Hamilton è un grande fan di Roger Federer e Rafael Nadal, come un po’ tutti del resto, di due fenomeni della racchetta considerati tra i migliori della storia dello sport più nobile al mondo. Già in passato il campione uscente del campionato di Formula 1 aveva affermato la propria ammirazione per le due Leggende del tennis, che quest’anno si sono superati, oltre le proprie aspettative, sorprendendo gli stessi tifosi più ottimisti. Proprio nel corso dell’ultima intervista concessa alla BBC, il 4 volte campione del mondo, record condiviso con Alain Prost e il rivale Sebastian Vettel, ha ancora una volta citato i due campioni, chiamati in causa parlando delle pressioni del Mondiale appena conclusosi.
IL RAPPORTO CON SEB- La stagione appena terminata è stata una tra le più intense ed equilibrate degli ultimi anni, con, finalmente, due piloti di differenti scuderie a duellare per il titolo mondiale, dopo il monopolio Mercedes dell’ultimo triennio, terminato grazie alle migliorie apportate sulla Ferrari di Sebastian Vettel e alla perdita di un valido pilota, ritiratosi in grande stile con la vittoria del Mondiale, come Nico Rosberg. La sua rivalità con il fuoriclasse tedesco in qualche modo trova delle analogie con quella tra Roger Federer e Rafael Nadal, come in qualche modo evidenziato dallo stesso Lewis. Se il rapporto tra le due leggende del tennis è ormai consolidato e iniziato ben 13 anni fa, con ben 38 capitoli di sfide tra i due, la rivalità tra l’inglese e il tedesco, che condividono gli stessi Mondiali, 4, si sono affrontati con il titolo in palio solo quest’anno, ma mostrando sin da subito scintille e rispetto l’un per l’altro. Due rivalità diverse per durata, ma simili per caratura e talento di questi campioni, che come ogni rivalità che si rispetti, si sono prima odiati per poi mostrare stima, come lo stesso Hamilton ha evidenziato nel corso dell’intervista: “Il mio rapporto con Sebastian (Vettel ndr) è buono. Non abbiamo vent’anni, siamo adulti e, come nel tennis o nel golf, quando guardi i grandi campioni, ti rendi conto che la forza mentale è tutto. È la mente che prende il controllo. Se penso a Sebastian, so cosa ha fatto negli ultimi anni, quanto è stato costante, i suoi punti di forza e di debolezza.” Un rapporto migliorato e rispettoso, da veri uomini e sportivi, al di là dei risultati e scintille mondiali, che fanno parte della sana cultura dello sport, per cui si vive. Una riconoscenza nei confronti del pilota del Cavallino Rampante, complice la sua carriera e i titoli che ha vinto, grazie al talento e alla grande forza mentale, che è la vera marcia in più dei campioni, come The King e The King of Clay.
AMMIRAZIONE- L’immagine che ritrae i due campioni che si abbracciano, testimoniano proprio la sportività e la gratitudine di due campioni, che si spingono a vicenda, per andare oltre il limite, alla ricerca della vittoria, culminato in questo caso con il trionfo di Lewis Hamilton e i festeggiamenti ad Abu Dhabi. Simboli di passione e talento, come il Fedal, i GOAT dello sport più nobile al mondo, rivalità tra le più significative ed importanti della storia. Entrambi i campioni di tennis sono citati da Hamilton, che parla proprio della pressione che aveva quest’anno ed il modo in cui l’ha gestita, un po’ come Rafa e l’elvetico: “Punti di pressione. Punti deboli. Devi mantenere la pressione soprattutto quando l’altro non mostra segni di debolezza. Questo è sicuramente difficile. Guarda Roger Federer e Rafael Nadal. Ad un certo punto del gioco, si vedrà una leggera debolezza nell’altro, ma talmente minima, per cui dovrà essere bravo uno dei due. Bisogna sempre cercare di capitalizzare al momento opportuno ed è ciò che fa la differenza ed è stato proprio così quest’anno tra me e Seb.” Un paragone fatto dallo stesso Lewis, che trova delle similitudini nelle attitudini dei due campioni di tennis, abili nel gestire la pressione nei momenti di difficoltà e sfruttare i pochi punti deboli e rare distrazioni dell’altro. Una cosa in comune come accaduto quest’anno tra l’inglese e l’erede di Micheal Schumacher, in cui il tedesco, dopo essere stato primo per varie gare, si è fatto sopraffare dal momento, cadendo in vari errori, sfruttati appieno dal campione britannico, capitalizzando l’occasione e laureandosi, ancora, campione, a 32 anni, nell’anno del sorpasso in termini di pole position ai danni dell’idolo Ayrton Senna. Come evidenziato dal collega Daniel Ricciardo, Vettel è stato sconfitto psicologicamente, cogliendo in pieno il punto: la questione mentale, come evidenziato prima dall’inglese alla BBC e poi dall’australiano, è fondamentale, in tutti gli sport, forza in più dei campioni, in particolare delle Leggende. Esempi per tutti, per sportivi e non, da cui lo stesso Hamilton ne prende spunto: “Stelle come Nadal e Federer e altri atleti d’élite sono un esempio per tutti. Cerco di prendere ispirazione da ciò che fanno e seguirli.” L’umiltà del campione, la voglia del fuoriclasse, le vittorie delle Leggende.
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A prova’!!!