Abbiamo incontrato Michele Mangiafico, classe 1986: dopo una carriera di tennista di buon livello (guadagnando anche qualche punto Atp), oggi Mangiafico è sparring partner di livello internazionale, chiamato in tutto il mondo per seguire numerosi giovani di belle speranze. Il vero sogno di Michele, un giorno, è quello di seguire un vero futuro top-player, per illuminare la sua già brillante carriera.
Quando hai capito che il tennis sarebbe potuta diventare una professione?
È stata una cosa automatica perché mi sono trovato nel corso degli anni sempre con più intensità nel tennis e, nel giro di poco tempo, si è trasformata da passione a professione.
Sei uno dei migliori sparring partner in circolazione: com’è cominciata la tua carriera?
Dopo aver smesso l’attività internazionale ed aver preso 2, 3 punti Atp, mi sono lanciato subito come sparring dopo qualche anno. Ho avuto la fortuna di avere “amici” e compagni di allenamento tra i primi 100 Atp che mi hanno dato la possibilità di viaggiare con loro e fare tanta esperienza negli anni e di lavorare con le donne nel circuito WTA e junior ITF.
Se un giovane volesse diventare uno sparring partner, che consigli gli daresti?
Il consiglio è allenarsi tanto; poi dipende molto da quali giocatori segui. Se il livello si alza, devi sempre essere sempre in forma. Devi essere molto preparato anche sotto l’aspetto umano, in quanto devi saperti relazionare con i giocatori specialmente se cambi spesso giocatore.
Hai seguito qualche giovane che poi è diventato un big?
Purtroppo non ancora, ma spero di farlo un giorno. Sto seguendo qualche giocatore e qualche giocatrice straniera in Itf. Ma il mio obiettivo è quello: pero un giorno di poter seguire un campione.
Fenomeno Sinner: dove pensi possa arrivare?
Diciamo che ha già bruciato tanti passi per l’età ed il ranking in cui si trova. Se i risultati rimarranno questi con questo passo e questa intensità potrebbe salire ancora tanto, e rimanere su per un bel po’ di tempo.
Berrettini è ufficialmente uno dei migliori otto che parteciperanno alle Atp Finals. Questo giocatore ha avuto una grande ascesa: come la giustifichi?
Ha avuto una grande ascesa e se la merita tutta! Spero che migliori ancora, per lui e per l’Italia. Ci mette tanta convinzione, tanto duro lavoro, tanta voglia di crederci e tanto talento. Bisogna dare i giusti meriti anche al suo team, che sta facendo un ottimo lavoro.