In un intervista rilasciata a L’Équipe, Patrick Mouratoglou, coach di Serena Williams, ha analizzato la stagione, per lei già conclusa, e spiegato la ragione della rinuncia alle Wta Finals di Singapore.
L’ allenatore francese si è soffermato in particolare sulle condizioni fisiche di Serena, che a suo dire, è stata accompagnata per buona parte del 2015, da problemi alle ginocchia, e a un gomito, unico motivo del suo stop.
“Certi problemi si risolvono solo con il riposo, e siccome non c’ erano tornei importanti, o esigenze di ranking da difendere abbiamo preso questa decisione. Se avesse partecipato al Master, ci sarebbero stati solo 15 giorni a disposizione per riposare, prima di riprendere a lavorare per la prossima stagione, in questo modo, Serena avrà due mesi per recuperare”.
Mouratoglou ha poi precisato che Serena non rischia di dover ricorrere a un intervento chirurgico, il suo problema, un edema osseo, con un periodo di riposo, dovrebbe permettergli di presentarsi agli Australian Open nelle migliori condizioni.
“La prossima stagione, con le Olimpiadi a Rio, avremo un quinto major, come obiettivo, e la programmazione della stagione dovrà essere dettagliata, l’ ideale sarebbe disputare 15 tornei, così da non ripetere alcuni errori di quest’ anno, che ci hanno visto costretti a rinunciare ad alcuni tornei, o ad incassare sconfitte, come quella di Madrid contro Kvitova, a causa di condizioni fisiche precarie”.
“Anche a Flushing Meadows, dopo aver espresso il miglior tennis, nel derby con la sorella, ha accusato i soliti fastidi alle ginocchia, e nell’incontro con Roberta Vinci ha avuto diversi problemi negli spostamenti”.
Sarebbe stato il coronamento di una grande carriera, ma la stagione è lunga e non è facile essere al top per tutto l’ anno.
Per Mouratoglou, poi, Serena non ha assolutamente perso gli stimoli, e non c’ è il pericolo di vederla in crisi di motivazioni, anzi vuole cercare di superare tutti gli acciacchi che l’ hanno accompagnata, per essere pronta a trionfare fin da subito nella Hopman Cup e a Melbourne.
Obiettivi del 2016? “Ovviamente il record dei 22 major di Steffi Graf, e soprattutto, riprovare l’ assalto al Grande Slam”.
Visti i risultati del 2015, vietato abbassare il tiro, è lecito provarci, ma la strada è lunga, un anno in più sulle spalle, e solo il campo ci saprà rispondere.