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Next Gen Atp Finals, qualificazioni: intervista a Filippo Baldi

Ieri sera, dopo aver estromesso dalla manifestazione il primo favorito del seeding (Matteo Berrettini), Filippo Baldi si è gentilmente concesso ai nostri microfoni per un’intervista molto interessante dal punto di vista tecnico, ma al tempo stesso piuttosto informale, con alcune domande extra-tennistiche e personali.

-Innanzitutto complimenti per il successo su Berrettini, quest’oggi sei stato pressoché perfetto. Pensi di poter replicare la prestazione odierna nella semifinale con Pellegrino? Che sensazioni hai per la prossima sfida?

“Per prima cosa voglio godermi il momento, poi domani mattina (oggi), quando mi sveglierò, parlerò con il mio coach e cercheremo di preparare il match nel migliore dei modi, sperando di replicare la performance di questa sera”.

-A proposito del tuo allenatore, come sta procedendo la collaborazione con Francesco Aldi e Francesco Cinà? I risultati sono sotto gli occhi di tutti…

“Con il mio nuovo team mi trovo alla grande, mi alleno duramente e in campo mi sento un’altra persona. Sto giocando bene e voglio continuare a farlo, ma sono consapevole che la strada da percorrere per raggiungere i nostri obiettivi è ancora lunghissima”.

-Tornando alla partita con Berrettini, come avrai notato, il pubblico, viste le tue origini milanesi, ti ha sostenuto in maniera incessante dal primo all’ultimo quindici. Che effetto ti ha fatto e quanta carica ti ha trasmesso il calore della tua gente?

“E’ stato bellissimo, mi piace giocare in casa, davanti alla mia famiglia, ai miei parenti e ai miei amici, non vedo l’ora di tornare in campo domani”.

-Hai dimostrato questa sera ti sentirti molto a tuo agio sul velocissimo play it meneghino. Ti piace questa superficie o preferisci la terra rossa?

“Era un anno che non disputavo incontri sul veloce, per cui non era facile esprimersi subito così bene. Comunque, pur avendo trascurato nell’ultimo periodo il cemento e le superfici rapide, non mi dispiacciono affatto queste condizioni di gioco”.

-Dando una rapida occhiata al tabellone, in finale potresti affrontare il tuo coetaneo Gianluigi Quinzi. Insieme vinceste nel 2012 la Coppa Davis Junior, sarebbe un piacevole déjà-vu vedervi battagliare per raggiungere nella competizione più importante Chung, Rublev e Coric, che con voi hanno condiviso tanti bei momenti nel circuito juniores…

“Sarebbe intrigante sfidare Gianluigi, siamo molto amici e mi fa sempre piacere rivederlo, però da qui alla finale c’è ancora un match durissimo, perciò preferisco concentrarmi sulla sfida che mi attende, piuttosto che pensare a quello che potrebbe accadere domenica”.

-Riguardo gli impegni futuri, a quali tornei parteciperai nello scorcio finale di stagione?

“Dopo le Next Gen Atp Finals, sono iscritto alle qualificazioni dei Challenger di Brescia ed Andria, mi auguro ovviamente di entrare nel main draw. Concluderò l’anno con due Futures e poi, dopo un po’ di vacanze, sotto con la preparazione per il 2018”.

-Una battuta finale sulla tua squadra del cuore, l’Inter, che ha iniziato in maniera straordinaria il campionato, con 9 vittorie e due pareggi nelle prime 11 giornate…

“Sono innamorato della mia Inter, la seguo sempre e quest’anno ancora di più perché credo stiano facendo le cose per bene. Spero in futuro di avere un giorno libero per andare a San Siro a vedere una partita”.

 

Giacomo Gitti

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