Tutto è pronto: -2 giorni e si parte. Londra e il mondo fremono per l’ultimo appuntamento di questo 2017, annata particolare, caratterizzata dal grande ritorno del Fedal, all’abdicazione di Novak Djokovic e Andy Murray. Le ATP Finals sono pronte a partire domenica per eleggere il Maestro della 48esima edizione del Master Finale. Vi parteciperanno i migliori 8 della Race to London, classifica che fino all’ultimo ha regalato grande suspense, terminata con il sorpasso all’ultima curva operato da Jack Sock ai danni di Pablo Carreno Busta. E dopo i sorteggi effettuati, ecco che si presentano i giocatori, nei consueti giorni di preparazione ai match, con le conferenze nel “Media Day”. Oggi è stato il turno di Roger Federer, detentore di più trofei al Master conclusivo, con ben 6 titoli, uno in più del trittico: Ivan Lendl, Pete Sampras e Novak Djokovic, che almeno per quest’anno non potrà eguagliare lo svizzero. 13 partecipazioni per Roger, campione appunto per 6 volte, dopo alcuni anni anonimi, ha raggiunto due finali nelle ultime due edizioni in cui ha giocato: che quest’anno si completi, pardon, continui, la leggenda con Rafael Nadal, a secco alla O2 Arena, iniziata nel 2004? Domenica 19 ne sapremo di più, ma intanto è curioso concentrarsi sul pensiero del n.2 al mondo, ansioso e speranzoso come gli appassionati di un atto finale con l’eterno rivale…
GRADITO RITORNO- Non ha potuto partecipare all’ultima edizione per i noti infortuni che avevano fatto temere il peggio, con Roger oscurato dalla presenza degli altri due FabFour che negli ultimi anni hanno dato filo da torcere ai due “anzianotti”, ma la cattiva sorte è stata scongiurata, riuscendo a tornare a Londra. L’ultimo match giocato qui grida ancora vendetta contro Nole, dopo averlo battuto nel girone, quindi, quale modo, e momento, migliore di non riprendersi lo scettro ora? Intanto, Roger, si limita a frasi di circostanza e di come sia felice di questo ritorno: “L’anno scorso non potetti essere qui a Londra a causa di un infortunio, quindi sono molto felice di esserci ritornato. È un ottimo risultato per me tornare a giocare questo torneo, visto che ho iniziato in una posizione bassa in classifica all’inizio di quest’anno (#17 ndr), ma sono risalito a poco a poco, ho avuto una stagione praticamente senza infortuni e sono felice di giocare le ATP Finals. È il miglior torneo dell’anno, dove partecipano i migliori giocatori di tennis della stagione.” Roger dunque ritorna alla O2 Arena, che già di per sé è un gran risultato, considerando dalla posizione da cui era partito ad inizio stagione, facendo un escalation di risultati che lo hanno riportato in auge in testa alla classifica, vedendosi negare la vetta solo dal ritorno di Rafa.
EDIZIONE DECIMATA- Per due big che tornano, ben 3 mancheranno per infortunio, in aggiunta ai vari perennemente infortunati Milos Raonic e Kei Nishikori, con le Nitto ATP Finals 2017 che perderanno sicuramente spettacolarità e appeal, ma non equilibrio considerando comunque la presenza di importanti giocatori come Marin Cilic, finalista Wimbledon, Alexander Zverev con i suoi 6 titoli e Dominic Thiem, calato tremendamente sul cemento. Ma proprio come detto in apertura, anche Rafael Nadal è a rischio, con i soliti noti problemi al ginocchio, come enunciato dal suo medico, smentito in qualche modo dallo stesso spagnolo in seguito. Nonostante sia in dubbio, Rafa è più dentro che fuori, considerando anche l’inizio imminente della competizione, che ne perderebbe parecchio senza il #1 al mondo, come evidenziato da Roger:”È vero che ci sono molti infortuni e altri non raggiungono fisicamente il 100%. Sembra che alla fine Rafa giocherà il torneo, e questa è una grande notizia. Sarebbe un colpo molto duro al torneo se non giocasse le Finals. Ha fatto una stagione spettacolare ed è una delle grandi stelle di questo sport. Un’assenza come la sua sarebbe molto difficile per questo torneo. Essere qui e recuperare è un buon segno. ” Soliti attestati di stima nei confronti dell’amico-rivale, la cui assenza sarebbe davvero una grande perdita per il fascino della competizione e poi…un po’ tutti desiderano ancora, l’ennesima, finale tra i due.
2017 FANTASMAGORICO- Sia per Rafa che per Roger si è trattata di una stagione straordinaria, con un ritorno insperato da parte di tutto il movimento, e a cui, forse, nemmeno loro ci credevano, prima di reinventarsi e di collezionare le prime due posizioni della classifica, con la conquista rispettivamente di 6 e 7 titoli. Un 2017 da incorniciare, che rimarrà impresso nella memoria di tutti, passando agli annali per longevità e record di queste due leggende, che ne avranno, si spera, ancora per un biennio, volendo esagerare. Riguardo la sua 19esima stagione nel professionismo, Roger dice:”Ovviamente non posso giocare 25 tornei all’anno, ho deciso di avere una stagione più rilassata. Non so se continuerò con questa dinamica o giocherò anche su terra battuta nel 2018. A poco a poco farò queste decisioni. ” ha concluso il tennista elvetico davanti ai giornalisti nel “Media Day”. Oltre un’analisi della stagione, diventando il tennista con più titoli dell’anno solare 2017, Roger accenna un probabile ritorno nei tornei sulla terra battuta nel 2018, ma solo tra qualche settimana se ne saprà di più. Ora non resta che giocare l’ultimo torneo dell’anno, per avvicinarsi a Rafa in ottica Brisbane 2018, con la conquista di 1500 punti, e tornare a vincere dopo l’ultimo successo del 2011.