A qualche giorno dalla fine del torneo W25 disputatosi sui campi del Nord Tennis Club di Torino – di cui potete trovare il resoconto sul nostro sito – la direttrice Barbara Garbaccio racconta in esclusiva per Tennis Circus come il circolo ha vissuto questa edizione, dopo un anno di stop.
Ciao Barbara, benvenuta a Tennis Circus e grazie della disponibilità. Un anno di stop, la vita di un circolo che si ferma. Come avete vissuto questo periodo e cosa significa tornare a disputare il torneo?
Il circolo è stato fermo parzialmente, siamo stati chiusi del tutto tra marzo e maggio dello scorso anno, poi in autunno un po’ si e un po’ no e nuovamente in questa primavera, perché alla fine con gli agonisti abbiamo potuto lavorare. È stato un anno complicato, abbiamo dovuto riorganizzare tutto mille volte, però alla fine è andata. Di certo non abbiamo perso la voglia di fare il torneo, assolutamente: l’anno scorso ce lo hanno annullato nonostante lo avessimo organizzato, quest’anno siamo partiti con ancor più entusiasmo. Tutto ha funzionato benissimo, un’edizione perfetta.
Tante giocatrici passate da qui sono arrivate ad altissimi livelli WTA, giusto per citarne alcune che hanno fatto bene quest’anno a Wimbledon ci sono Samsonova, Badosa e Juvan. Che sensazioni si hanno vedendo queste ragazze sul centrale di uno Slam dopo averle viste giocare su questi campi?
È sicuramente molto emozionante, soprattutto perché abbiamo potuto dialogare con loro, sono spesso persone semplici e umili, abbiamo persino giocato a pittino con loro. È davvero molto bello, da appassionata ed amante di questo sport – e di questo mestiere – quale sono vorrei veder salire ai vertici tutte le ragazze che passano da qui, sicuramente di quelle che abbiamo ammirato quest’anno sui campi del circolo ne vedremo diverse in alto, e neanche fra troppo tempo.
Organizzare un torneo di Itf di questo livello non è certo una passeggiata: ci sono mille cose a cui pensare e si cerca di far funzionare tutto al meglio, anche quando il meteo si mette contro, come è successo in un paio di giornate quest’anno. Qual è la ricetta per la buona riuscita dell’evento?
Organizzare un evento Itf richiede diversi mesi, non è semplice trovare gli sponsor. Per il meteo siamo anche fortunati perché facciamo il torneo a luglio, quindi capita che ci sia il diluvio ma poi esca il sole e che quindi nel giro di poco si possa tornare a giocare. Inoltre abbiamo campi perfetti e dei grandi manutentori, rifacciamo noi i campi a fine marzo con il macchinario. Per farti un esempio, in uno dei giorni del torneo ha diluviato per un’ora, ha finito e dopo un’ora e mezza siamo tornati a giocare, questo a riprova della qualità dei campi e di come li teniamo e curiamo.
Come valuti in generale questa edizione? Il tabellone era davvero di altissima qualità.
Quest’anno livello davvero altissimo, probabilmente di qualità superiore rispetto a qualsiasi altra edizione. Fin dal primo turno si sono potuti vedere degli incontri tra giocatrici davvero forti, ne ricordo uno tra la numero 240 e la 350 del ranking per esempio. Siamo davvero molto soddisfatti.
Quali sono i prossimi obiettivi nel Nord Tennis, sia in relazione al trofeo Ma-Bo che in generale per il circolo?
Il nostro obiettivo principale intanto è di vincere la concessione del circolo, perché siamo a bando al momento e tra pochissimi giorni dovremmo sapere che cosa sarà del nostro futuro. Per quanto riguarda il trofeo Ma-Bo, gli sponsor sono nell’ottica di farlo diventare un W60 se riusciremo ad alzare il montepremi e ad ampliare la struttura, che sono requisiti che al momento ci mancano per poterlo fare. Sarà comunque nostra intenzione provarci. Per il circolo, continuare a crescere come stiamo facendo. Quest’anno la scuola tennis contava 270 ragazzi, abbiamo fatto il nostro record. Abbiamo tante squadre, sia giovanili che adulti, e vogliamo continuare a crescere, tant’è che nel nostro progetto abbiamo l’obiettivo di ampliare il numero di campi perché anche se ne abbiamo 13 siamo un po’ stretti.
Ad un bambino o ad una bambina che vuole iniziare a giocare a tennis cosa direbbe? E perché scegliere il Nord Tennis?
Innanzitutto gli dico di provare, e di continuare se gli piace. Noi facciamo provare tutti i bambini, a settembre facciamo la settimana gratuita prima della scuola tennis per permettere a tutti di provare gratuitamente due volte, e questo li aiuta già a capire se piace o meno. Perché Nord Tennis invece, ti direi perché siamo umili e alla fine diventiamo una grande famiglia. La risposta ce la danno tutti gli agonisti grandi, che sono tennisticamente nati e cresciuti da noi e che durante il torneo ci hanno aiutato come fossero parte dello staff e lavoratori, e questo ci fa molto piacere perché significa che buttiamo delle buone basi e costruiamo la cosa più importante, ovvero un rapporto vero e reale e non un rapporto cliente-circolo.
Grazie mille Barbara, e in bocca al lupo per il proseguimento!
Grazie a te, un saluto!