Wimbledon continua ad essere uno Slam destinato a fare la storia. Il fascino di Wimbledon, forse il torneo più iconico del mondo, rende il major inglese uno degli appuntamenti più attesi della stagione tennistica.
Già nel 2020, quello che anche la Regina Elisabetta II potrebbe definire nuovamente come annus horribilis – 28 anni dopo il 1992, la decisone di sospendere ogni attività senza dare spazio a possibili rinvii, dettati dalla prima ondata della pandemia di covid-19, aveva fatto entrare di diritto quell’edizione nella storia.
Adesso, a due anni di distanza, un nuovo torneo di Wimbledon è destinato a fare storia. La decisione di escludere i tennisti di origine russa o bielorussa – come “risposta” contro la politica bellica iniziata da Vladimir Putin contro l’Ucraina – ha portato la WTA e l’ATP a decidere di non assegnare punti validi per il ranking ai partecipanti.
Una scelta che avrebbe potuto avere ripercussioni anche sul piano del pubblico trasformando lo Slam in un torneo d’esibizione seppur di grande eccellenza. Invece questa possibile flessione nella richiesta non c’è stata.
A raccontarlo in esclusiva per Tennis Circus è stato Luca Mariotti, amministratore unico di Coloma Srl. La sua azienda, in collaborazione con la società milanese All Sport, è authorized reseller per il torneo: “Per quel che riguarda l’Italia non ho notato nessun calo drastico” spiega. Poi aggiunge: “D’altronde è una kermesse talmente unica. Connubio perfetto di fashion, glamour e tradizione made in London”.
A confermare le sue impressioni, il sold out fatto registrare: “È tutto esaurito, non ci sono più posti disponibili. il nostro poi era un pacchetto particolare ed esclusivo. Avevamo i biglietti per la semifinale dell’8 luglio, all’altezza del Royal Box per dare al pubblico un’idea senza che abbiano necessariamente la piantina dell’impianto davanti. Abbiamo avuto molte richiesta dalle agenzie di viaggio anche perché includevano volo e albergo”.
A disposizione però anche i tagliandi per le singole giornate: “C’era tanto divario, in termini proprio economici, tra quelli per la finale maschile e quelli per l’ultimo atto del circuito femminile che costa poco più di quanto era il listino per una delle prime giornate”. racconta ancora Luca Mariotti.
Ma Wimbledon non è l’unico evento in calendario per lui e la sua attività. Dopo gli Australian Open e con il Roland Garros appena lasciato alle spalle – così come il Master 1000 di Montecarlo – il prossimo grande evento saranno le ATP Finals di Torino con la speranza di replicare il grande successo della prima edizione.