UNA RIVOLUZIONE CHE VIEN DA LONTANO- Ora è ufficiale: dopo anni di battaglie, anche le donne avranno un proprio comitato. Una guerra burocratica iniziata per certi versi negli anni ’60, portata avanti dalla leggendaria Billie Jean King, storia raccontata, paradossalmente, quest’anno al cinema, in concomitanza con questa rivoluzione portata in atto dalla International Tennis Federation. La grande tennista americana, vincitrice di 12 titoli singolari, 16 titoli di doppio e 11 titoli di doppio misto del Grande Slam, nonché #1 al mondo, oltre ad essere considerata come una delle più grandi della storia del tennis, è ricordata anche per le sue battaglie legali contro l’ITF e l’appena nata ATP. Come mostrato nel film “La battaglia dei sessi”, pellicola uscita lo scorso ottobre e candidata ai Golden Globe per la grande performance del premio Oscar Emma Stone e del candidato Oscar 2015 Steve Carrell, la famosa tennista diede vita ad una disputa senza precedenti sulla disparità di montepremi tra donne e uomini, tanto, da dar vita alla WTA, acronimo di Women’s Tennis Association, nel 1973 con l’aiuto di Rosie Casals. Lo stesso anno del match sul quale si basa il film: la sfida tra la King e lo sbruffone e maschilista Bobby Riggs, ex numero 1 al mondo, simboleggia propria la lotta per un indipendentismo femminile ricercato in tutti gli ambiti, coronato dalla vittoria dell’americana, la cui forza e lotta venne riconosciuta in tutto il mondo, tanto da rendere i montepremi dello stesso peso e non più di un terzo di quello maschile come avveniva fino alla metà del XX secolo. Una storia da ricordare, per il periodo in cui viviamo in cui c’è ancora disuguaglianza di diritti o di paghe, ma anche per commemorare la forza di una donna che ha mostrato le sue debolezze e i propri motivi di lotta, interpretata dalla già vincitrice del Golden Globe Emma Stone, che potrebbe far doppietta in compagnia dell’ “acerrimo nemico maschilista” Steve Carrell. Questa spinta dell’ex tennista americana e messa in scena qualche mese fa, ha dato spunto al massimo organo tennistico, di formalizzare e rendere migliore una disparità anche in campo lavorativo, tanto da dar vita al “Women in Sport Committee”.
WOMEN IN SPORT COMMITTEE- L’ITF ha annunciato la creazione di un comitato ITF Women in Sport per promuovere le pari opportunità dentro e fuori dal campo. L’ITF ha pubblicato oggi la composizione dei vari comitati e delle commissioni per il 2018-19. Un totale di 185 rappresentanti, di un record di 65 nazioni, su 203 che riconoscono l’ITF come massimo organo tennistico, sono stati invitati a formare una serie di comitati, commissioni e task force ITF che assistono il suo consiglio di amministrazione in tutti i settori chiave dello sport a tutti i livelli. I membri del comitato comprendono rappresentanti del consiglio ITF, nazioni membri e altre persone con specifiche aree di competenza. In linea con la strategia ITF2024, gli appuntamenti del 2018-19 riflettono la spinta dell’ITF alla diversità, alla parità di genere, all’inclusione e alla cooperazione. Come evidenziato dallo stesso presidente dell’associazione internazionale: “I prossimi anni saranno importanti per l’ITF mentre ci sforziamo di aumentare la partecipazione al tennis e raggiungere le priorità strategiche ITF2024. I comitati svolgeranno un ruolo fondamentale nel fornire le risorse necessarie per affrontare le sfide che ci attendono.” L’obiettivo della Women in Sport Committee sarà di consigliare e formulare raccomandazioni al Consiglio di amministrazione dell’ITF sulle modalità di promozione delle pari opportunità per le ragazze e le donne a partecipare al tennis e alla leadership di questo sport. La Women in Sport Committee sarà presieduta dal Presidente dell’USTA e membro del Consiglio ITF Katrina Adams. Il consiglio sarà formato da sole donne, composto da 6 donne provenienti da 4 continenti differenti, mettendo la prima pietra su cui bisognerà realizzare un progetto che per il 2024 potrebbe garantire orgoglio e ancor più visibilità alle giocatrice. A proposito di questo evento epocale, il presidente di ITF David Haggerty ha dichiarato: “Il tennis può essere orgoglioso di essere uno sport che offre pari opportunità in campo, ma riconosciamo che questo non si riflette ancora nei ruoli di leadership ai massimi livelli. Oltre ad aumentare il numero di donne nei nostri comitati, vediamo la creazione di un nuovo “Women in Sport Committee” ITF come un passo importante nella promozione delle pari opportunità per ragazze e donne per giocare a tennis e assumere posizioni di rilievo nel nostro sport.” Una scelta coraggiosa ma giusta, che mostra l’apertura verso il futuro da parte del massimo organo tennistico, che nel corso di 50 anni dalla battaglia portata avanti da Billie Jean King, ha cambiato, fortunatamente, la propria attitudine nei confronti del mondo femminile, garantendo responsabilità e considerazione. Una svolta senza precedenti, che mostra ancor di più come il tennis stia tentando di cambiare, al passo con i tempi, diventando uno sport all’avanguardia, probabilmente più avanzato di altri sport ma ancora lontano anni luce da un uguaglianza totale. Negli ultimi anni abbiamo visto qualche collaborazione, su tutte quella di Amelie Mauresmo nel box di Andy Murray, paladino dei diritti di uomini e donne, ma che ancora mostra un certo scetticismo nei confronti delle donne, in minoranza rispetto alla presenza di maestri e allenatori maschi. Un cambiamento graduale, che sta cambiando nel tennis, che in futuro potrà farsi da portavoce per una considerazione maggiore delle donne, anche in altri sport, sia per collaborazioni che per uguali paghe, come già avviene da decenni nel sport più nobile al mondo.
2017 ITF MEETING- Come ogni anno, l’organo responsabile di Slam, Davis Cup e Fed Cup, oltre ai Futures e Wheelchair Tournaments, ha organizzato un incontro con vari i rappresentati e membri delle nazioni in Vietnam, nell’Annual General Meeting. Su un totale di 185 rappresentanti, provenienti dalla cifra record di 65 paesi diversi, le cariche ricoperte da uomini sono 152, quelle ricoperte da donne solo 57. E malgrado nella Comitato della Coppa Davis ci siano soltanto uomini, quello della Fed Cup è invece composto da 5 uomini e 5 donne. Così come il Comitato per i tornei maschili conta su dieci uomini e nessuna donna, mentre in quello per i tornei femminili le donne sono addirittura in minoranza (6 a fronte di 7 uomini). C’è da scommettere che fra due anni le distanze numeriche subiranno una netta riduzione. Venendo all’Italia, rispetto al biennio 2016-2017 il nostro paese avrà un rappresentante in meno nei vari comitati ITF, vista l’uscita di Michele Folegatti dal Comitato per lo sviluppo del Beach Tennis, nel quale è stato invece confermato Mauricio Rosciano. Il presidente FIT Angelo Binaghi ha lasciato il Davis Cup Commitee ed è diventato uno dei quattro membri dell’ITF Tournament Council, mentre Luisanna Fodde (ITF Women’s Circuit Committee), Ray Giubilio (Joint Media Commission) e Francesca Paoletti (Joint Media Commission) hanno confermato il loro incarico. Per approfondire e scoprire i componenti dei vari comitati ITF, ecco una panoramica di quanto è stato deciso: