Dopo un caso di doping come quello di Maria Sharapova, si accendono molti fuochi in varie direzioni. Una di queste è l’ITF, organismo incaricato di stanziare la somma di denaro destinata alla lotta contro il doping. A questo proposito, il portale Lastwordonsports.com ha distribuito una scheda con numerose statistiche e cifre che non mettono in buona luce la Federazione Internazionale per quanto riguarda il doping.
Molti giocatori, anche tra i migliori, hanno affermato che gli organi potrebbero fare sicuramente di più contro il doping, riferendosi al tema del budget che destinano a questo campo. Secondo il portale, l’ITF ha messo a disposizione – nella stagione passata – soltanto 4 milioni di dollari per la lotta contro il doping, una quantità davvero bassa considerate quelle relative ai premi per gli Slam o altre aree sportive.
Un riassunto delle prove venute a galla sulla base del Programma Antidoping della ITF nel 2015 ha fatto emergere i seguenti dati:
- 1912 giocatori sono stati sottoposti a test delle orine durante i tornei (1054 uomini, 858 donne)
- 344 giocatori sono stati sottoposti ad esami del sangue durante i tornei (207-137)
- 519 giocatori sono stati sottoposti a test delle orine fuori dalle competizioni (207-137)
- 1658 giocatori sono stati sottoposti ad esami del sangue fuori dalle competizioni (952-706)
La quantità totale di giocatori controllati dall’ITF dentro e fuori i tornei è stata di 4433 (2514 uomini, 1919 donne). Tuttavia, il dato più allarmante è che l’87% dei giocatori e l’82% delle giocatrici non sono stati sottoposti a nessun controllo antidoping durante l’intera stagione passata. L’ITF si basa su prove selezionate casualmente, senza testare tutti i 9239 uomini e 4505 donne presenti nel circuito.