Fin dai primi giorni del suo insediamento, avvenuto nel 2015, il neo-presidente dell’ITF David Haggerty, subentrato nella carica all’italiano Francesco Ricci Bitti, ha dichiarato come suo principale obiettivo fosse quello di riformare il tennis. Per il gioco diffuso dal maggiore Wingfield sembra sempre indispensabile un profondo cambiamento. Dal calendario troppo fitto e stancante per i giocatori che così sono sempre più spesso soggetti ad infortuni (incredibilmente i primi tre giocatori del mondo – Andy Murray, Novak Djokovic, Milos Raonic – sono alle prese con acciacchi di vario tipo), alla formula ormai ritenuta obsoleta di Davis e Fed Cup, passando per le normative antidoping; sono tutti questi i temi di attualità nei corridoi della Federazione Tennistica Internazionale. Non stupisce, quindi, come ieri il Consiglio di Amministrazione ITF abbia approvato una profonda ristrutturazione del sistema del tennis professionistico. Haggerty si è fatto portavoce della necessità di rendere l’ITF più efficiente, al passo con i tempi e capace di promuovere e fare crescere sempre più il mondo del tennis, cerando di includere sempre più nazioni e e federazioni al suo interno (oggi sono 60 i paesi che fanno parte del consiglio, quasi il 50% in più di appena un anno fa).
ITF PLAYER PATHWAY – Il programma di riforma del sistema tennis è il risultato di tre anni di studi effettuati sul mondo del tennis professionistico e juniores. ITF Player Pathway, questo il nome dello studio, ha elaborato l’analisi dei dati dei giocatori e degli eventi compresi nel periodo dal 2001 al 2013; oltre ad un monitoraggio su oltre 50.000 soggetti che a vario titolo hanno interesse nel mondo del tennis. I risultati dello studio hanno stabilito alcuni elementi principali che sono diventati la ragione della riforma stessa. Ci sono troppi giocatori che cercano di entrare nel circuito professionistico; troppi pochi giocatori sono economicamente in pareggio con i premi partita al netto delle enormi spese cui devono sobbarcarsi per partecipare ai tornei; l’età di questi giocatori è sempre più in aumento. Sempre secondo lo studio ci sono attualmente circa 14.000 giocatori attivi nel circuito professionistico e quasi la metà di questi non guadagnano alcun premio in denaro. I giovani faticano sempre più a raggiungere i massimi livelli di questo sport, e che molti giovani giocatori di talento sperimentano notevoli difficoltà nel passaggio al professionismo.
ITF TRANSITION TOUR – Al fine di risolvere tutti questi problemi, il Consiglio ha approvato la realizzazione a partire dal 2019 di un nuovo circuito denominato ITF Transition Tour che rappresenterà un primo step di accesso per tutti i giocatori. Saranno disputati dei tornei cosiddetti intermedi atti a favorire la transizione dal livello juniores a quello professionistico. I tornei verranno ricavati dal riposizionamento degli attuali $ 15.000 (livello I). I giocatori che prenderanno parte al Transition Tour conquisteranno punti ITF invece che ATP o WTA che potranno esser utilizzati per accedere ai tornei del circuito ITF Pro. Il nuovo circuito sarà inoltre realizzato in modo da garantire a tutti i giocatori di qualunque nazione o federazione la medesima opportunità per accedere al circuito pro. I tornei si terranno infatti all’interno di una circuito localizzato che così ridurrà i costi e aumenta la possibilità per i giocatori. Non solo: la ristrutturazione proposta dalla ITF ridurrà radicalmente il numero di giocatori professionisti che giocheranno per conquistare punti ATP e WTA. L’obiettivo dell’ITF è di arrivare alla creazione di un gruppo di professionisti composto da non più di 750 uomini e 750 donne giocatori. Tutto questo sarà finalizzato alla introduzione di un percorso professionale più chiaro ed efficace in grado di assicurare un aumento dei livelli dei premio in denaro. Aumento di cui i giocatori del circuito ITF Pro hanno comunque già beneficiato nel periodo 2016-2017 a seguito di un complessivo aumento dei montepremi di circa $ 1,5 milioni realizzato proprio grazie al ITF Player Pathway.
“UN GRANDE PASSO AVANTI” – Il presidente dell’ITF David Haggerty ha dichiarato: “Lo studio Player Pathway dell’ ITF è la più completa rassegna sul tennis professionistico mai intrapresa ed ha messo in evidenza le notevoli sfide che si prospettano per il nostro mondo. Oltre 14.000 giocatori hanno gareggiato a livello professionale l’anno scorso, semplicemente troppi. Sono necessari cambiamenti radicali per affrontare i problemi del passaggi da juniores a professionista, per giocare convenienza, e per ridurre il costo dei tornei. Abbiamo già fatto un importante passo in avanti, aumentando i livelli di montepremi nei tornei ITF Pro Circuit. Il passo successivo è quello di garantire una organizzazione del tennis professionistico tale da riguardare solo un gruppo più piccolo di veri giocatori professionisti che dal gioco potranno trarre profitto economico. Allo stesso tempo, è un imperativo garantire ai giocatori di qualsiasi nazione la possibilità di potere iniziare il viaggio verso la top 100.”