Oggi vi racconteremo una storia: la storia di un giovane ragazzo che potremmo definire un mediano, uno di quelli che nella vita non sono nati “con i piedi buoni” e che per raggiungere ogni minimo successo hanno dovuto lottare duramente, vi racconteremo la storia di Andreas Seppi, il Numero Uno d’Italia.
Ma andiamo con ordine, il nostro pensiero del giorno prende il via dall’aggiornamento della classifica Atp e dalla nostra gioia nel vedere Andreas tornare ad essere il numero uno d’Italia. Precisiamo subito che non facciamo del becero partitismo, noi facciamo semplicemente parte della vecchia scuola, di quella che crede ancora nel valore del buon esempio, del lavorare sodo e del non montarsi la testa. O se preferite siamo semplicemente stufi di vedere in giro l’esaltazione di presunti predestinati, che se non impareranno a comportarsi bene, tali resteranno per sempre, perché il talento servirà pure ma da solo non basta.
Cediamo dunque, ben volentieri, le starlette di turno, quelle tutte gossip, pubblicità e bei vestiti e ci teniamo i lavoratori, quelli che fanno poche chiacchiere, che lavorano sodo e che soprattutto non ti faranno mai vergognare di essere loro tifosi. E voi chi preferite?
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