Comincia nel peggiore dei modi la Laver Cup per Fabio Fognini, schierato in campo per il secondo match di singolare a difesa dei colori del Team Europe. Il tennista di Arma di Taggia, purtroppo, ha ceduto in due set a Jack Sock, numero 210 del mondo nonchè reduce da un’operazione al pollice che ha compromesso significativamente il suo 2019. Nonostante la buona prestazione dell’americano, al quale non si possono negare i meriti, Fabio non ha certo convinto, anzi ha giocato piuttosto sottotono, offrendo una prova deludente. Forse la tensione gli ha giocato un brutto scherzo, d’altronde è la sua prima partecipazione ed il contesto non è proprio irrisorio, o forse semplicemente non ha funzionato qualcosa nel suo gioco; fatto sta che, soprattutto nel primo set, Fognini è stato insufficiente e non ha mai dato l’impressione di poter imporre il suo gioco o di poter mettere in difficoltà il suo avversario. A dir la verità l’azzurro ha anche avuto qualche occasione, trovandosi spesso in vantaggio nei turni di risposta e sprecando parecchie palle break; proprio nel momento clou però si è sciolto come neve al sole e si è fatto trovare impreparato, al contrario del suo avversario che ha ottenuto due break prima di chiudere con un perentorio 6-1. Nel secondo parziale la reazione che ci si aspettava da parte di Fabio è arrivata parzialmente: da un lato, infatti, l’italiano ha tenuto senza eccessive difficoltà il proprio servizio e, rispetto al primo set, è apparso un po’ più sciolto nonchè più a suo agio; dall’altro, però, Sock ha giocato incredibilmente bene, alzando il livello del suo tennis e tirando fuori diversi assi dalla manica in particolare nei punti cruciali. L’unica palla break della frazione l’ha offerta Fabio nell’undicesimo gioco, prima che fosse il tie-break a decidere le sorti del set. Nonostante un discreto inizio, Fognini è calato alla distanza e, sulla falsa riga del primo set, vale a dire tra errori di valutazione ed errori di esecuzioni, ha concluso questo brutto match, capitolando per 7-3. Difficile trovare dei lati positivi quest’oggi, in un match che Fognini avrebbe dovuto vincere ad occhi chiusi e che invece lo ha visto andare a fondo contro un avversario tutt’altro che al meglio. Se proprio si vuole trovare un lato positivo, più che altro per sdrammatizzare, Fabio potrà dire di aver ricevuto dei consigli da parte di due tennisti del calibro di Federer e Nadal, che durante i cambi campi lo aiutavano sul piano tattico, mentre durante i games lo incitavano dalla panchina. Per la prima volta nella storia della Laver Cup, il Team World si aggiudica un match di singolare il primo giorno – altro record negativo, ahinoi, per Fognini – anche se a dir la verità c’era già andato molto vicino Shapovalov in precedenza.
D. Thiem b. D. Shapovalov 64 57 1311: Nel match che quest’oggi ha aperto le danze al PalaExpo, infatti, sono scesi in campo Dominic Thiem e Denis Shapovalov e l’austriaco ha prevalso solamente per 13 punti ad 11 nel terzo set. Dopo aver fatto suo il primo set grazie ad un break conquistato in apertura, Thiem ha ceduto il secondo parziale ad un passo dal tie-break prima di chiudere in volata al secondo match point. Piccolo dettaglio: Shapovalov ha sprecato ben tre match point prima di uscire sconfitto da questo match, aumentando i rimpianti per il Team World, che avrebbe potuto addirittura essere avanti di due in questa prima giornata di Laver Cup.
J. Sock (Team World) b. F. Fognini (Team Europe) 61 76(3)