Settima nel ranking e sesta nella race: Madison Keys si è qualificata per la prima volta in carriera alle Wta Finals ed è la più giovane (classe ’95) tra le 8 che si contenderanno il torneo che chiude la stagione del tennis femminile.
IL SUO TENNIS – Un metro e 78 per 66 kg (secondo il sito Wta) fa della potenza la sua miglior dote. Dritto e servizio sono le sue armi preferite e con cui cerca di controllare il gioco. Un dato significativo: quest’anno ha realizzato 293 aces. Negli ultimi tempi ha trovato la continuità che le mancava e se è in giornata può fare male a chiunque. Un difetto può essere ravvisato a livello mentale: la foga di chiudere lo scambio e l’eccessiva aggressività che a volte la contraddistinguono sono aspetti su cui la Keys può e deve lavorare.
LA CARRIERA – Professionista dal 2009, gioca uno Slam per la prima volta due anni più tardi, a New York. Raggiunge il secondo turno. È nel 2013 che comincia a far sentire il suo peso nel circuito: entra tra le prime 100 del ranking e raggiunge i quarti in diversi tornei. Il 2014 è l’anno della prima vittoria, sull’erba di Eastbourne (sconfiggendo Angelique Kerber), mentre nel 2015 avviene l’ulteriore salto di qualità. Raggiunge i quarti a Wimbledon e le semifinali all’Australian Open.
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LA STAGIONE – L’inizio del suo 2016 è a corrente alternata, anche a causa di alcuni problemi fisici: all’Australian Open parte bene ma si ferma bruscamente agli ottavi contro la qualificata cinese Zhang. Anche nella parentesi americana su cemento non riesce ad esprimere al meglio il suo tennis. La svolta arriva agli Internazionali di Roma, dove disputa un grande torneo, arrendendosi solo in finale a Serena Williams ma dimostrando di poter dire la sua anche sulla terra battuta.
La sua stagione va in crescendo: a Birmingham conquista il suo secondo titolo Wta che la fa entrare per la prima volta nella top 10. Dopo gli ottavi a Wimbledon, raggiunge un’altra finale, a Montreal, perdendo da Simona Halep mentre una sconfitta ben più dolorosa arriva due settimane più tardi, quando Petra Kvitova le “scippa” il bronzo nella finalina olimpica. Agli Us Open si ferma ancora agli ottavi, mentre a Pechino e Linz raggiunge la semifinale.
PRONOSTICO – Kerber e Radwanska sembrano essere le favorite e per la Keys, che ha iniziato il 2016 appena dentro le prime 20, è già bello esserci. Ma l’americana ha dimostrato continuità nella seconda parte di stagione e le Finals sono una buona occasione per misurarsi con (quasi tutte) le migliori e per capire se sarà in grado di lottare per uno Slam nell’immediato futuro. Perché non puntare al bersaglio grosso dunque?