Ricordare il passato del tennis è sempre un arduo compito per noi giovani redattori . Nato a Buenos Aires nel 1978, Gaudio, giocatore dal sangue argentino diventa ufficialmente professionista nel lontano 1996. Presentava un gioco aggressivo che lo poneva tra i migliori nel periodo “terraiolo” della stagione, grazie ad una spaventosa tenuta con i colpi da fondo ed un rovescio a una mano che gli permetteva di fare vere e proprie magie. Arriva al suo massimo apice nel 2004 quando raggiunge la finale e vince il Roland Garros contro Gulliermo Coria.
Intervistato da “Tennis Topic” nella terrazza del ristorante dei giocatori durante il Frech Open, l’ex tennista argentino ha ricordato la vittoria nel 2004 del torneo per eccellenza sul rosso, parlando anche della Davis, dei campioni del presente e non solo. Il giornalista intervista Gaston partendo da una domanda “off-court”, chiedendo se lo chiamano sempre “Gatto”. Gaston risponde che all’epoca lo chiamavano così perchè la stampa argentina aveva fatto un gioco di parole fra Gaston e Gatto, viste le sue abilità feline sul campo da tennis e che adesso, chi lo conosce veramente, non lo chiamano più così.
Passando ad una domanda più seria, gli viene chiesto come era stata la finale di quel famoso Roland Garros e lui, rispondendo: “Una finale pazza. Successero molte cose tra me e Coria. C’era grande rivalità tra noi due. Contro Coria era una situazione particolare. La gente dovrebbe pensare che è stato organizzato: ho rimontato due set, lui ha avuto crampi, ho salvato due match point… Neppure Spielberg avrebbe pensato un argomento del genere. Se c’è un film che potrebbe essere emozionante, questo è la finale del Roland Garros che ho vinto”.
Gaston aggiunge che quella giornata, quando si trovava in campo durante la finale, pensava che doveva per forse di cose godersi il momento, perchè quella sarebbe stata sicuramente la sua ultima finale al Roland Garros e che quindi doveva dare tutto quello che aveva. Sempre sull’onda dei ricordi, su pressione del giornalista, ha rivelato che è grato di non dover condividere l’attuale era tennistica con Rafa Nadal, e che è orgoglioso di averci giocato contro nella finale di Buenos Aires e che ancora oggi è fiero di poter dire ai suoi figli che lui ha giocato contro l’attuale nove volte campione del Roland Garros.
Parlando di Roger Federer Gaudio confessa: “ È lo stile per eccellenza. È nato per giocare a tennis, sembra che tutto sia facile quando gioca. Tuttavia la parte migliore di Roger non è lo stile di gioco ma quella dell’essere umano. È eccezionale. Essendo così nella storia ed essendo un leader, ciò ti rende doppiamente grande”.
Sulla domanda riguardante il problema del tennis attuale ha dichiarato che il tennis prenderà una bella botta quando termineranno le carriere di Roger, Novak e Rafa. ” Il tennis ha bisogno di gente più carismatica. Ci sono alcuni giovani che stanno iniziando ad avere carattere, come Kyrgios. Tuttavia sono preoccupato di quello che succederà un domani quando i top player attuali si ritirano”.
Parlando infine se lui avrebbe preferito vincere la Davis anzi che un grande slam lui risponde che la coppa Davis è difficile da vincere per l’argentina, per il semplice motivo che i singoli della squadra argentina hanno un ego smisurato e che non è possibile vincere quella coppa se non si è uniti come squadra. “Quello che hanno fatto Federer e Wawrinka( i due svizzeri ebbero una discussione durante il Master di Londra, poi la settimana successiva regalarono alla loro nazione l’insalatiera ) è ciò che farebbe qualsiasi che persona che pensa in modo logico, però in Argentina non siamo così. Non possiamo andare tutti d’accordo.