È una delle protagoniste principali del circuito WTA e i media spesso si focalizzano su di lei: Aryina Sabalenka ha affrontato i microfoni dei media nella stessa maniera di come affronta le avversarie in campo: con coraggio e senza essere intimidita. Dopo aver portato a termine una fantastica rimonta contro Caroline Garcia, in occasione degli ottavi di finale del WTA Beijing 2018, la bielorussa ha toccato diverse tematiche, fra cui il fatto di come le vittorie portino con se non solo gioie e gratificazioni: “Questa settimana è stata molto importante per me, però è difficile da gestire emotivamente. Quando inizi a vincere sempre più partite pensi di essere più brava degli altri e proprio per questo motivo se ne perdono altrettante. È interessante notare come dopo così tante vittorie, si inizia ad aver paura di perdere. Durante ogni punto la tua testa è altrove, mi è successo ed ho pensato che forse sia meglio giocare senza badare più a nulla che non sia colpire bene la palla.”
Interrogata, invece, sui motivi della scarsa gestione dei nervi in campo, la Sabalenka ha affermato: “Prima dell’incontro ero molto rilassata, appena è iniziata la partita ero come sotto shock. Non riuscivo a buttare una palla dall’altra parte del campo, un qualcosa di folle che non avevo mai provato è successo”, ammettendo, tuttavia, che è una cosa normale tra le tenniste donne:“Questo accade a tante ragazze. Cinque minuti siamo felici e rilassate, cinque minuti più tardi vorremmo soltanto uccidere tutti. Quando non ho nulla da perdere e inizio a giocare bene è più facile non pensare a tutte queste cose”. Durante la conferenza stampa ha parlato anche l’allenatore della bielorussa, il quale ha dichiarato, “Quello che realmente penso è che l’obiettivo principale di Aryna è vincere un torneo del Grande Slam. Questi sono tornei piccoli, dovrebbe però riuscire a concentrarsi in ogni partita come fosse la più importante”.