Attraverso gli hashtags #JeSuisTunisien e #JeSuisBardo diversi giocatori stanno manifestando la vicinanza alla Tunisia per il recente attacco terroristico che ha causato la morte anche di 4 cittadini italiani.
Tutto è iniziato ad opera del tennista tunisino Malek Jaziri, che nei giorni scorsi ha lanciato su twitter la campagna Im Bardo, Im Tunisa, Ill come to Tunisia this summer. Campagna ed hashtags ripresi da parti di molti altri giocatori del circus, a cominciare dalla Errani e dalla Radwanska, per passare a Tipsarevic, Granollers, Lajovic e molti altri.
Non è un mistero che una delle motivazioni che hanno probabilmente spinto gli attentatori a colpire, è stata l’intenzione di infliggere un duro colpo ad una delle pochissime voci dell’economia tunisina a non essere in pieno affanno. Il turismo è certamente uno dei settori su cui punta il paese magrebino nel prossimo futuro e non è quindi stato un caso l’obiettivo Bardo, un museo che attira turisti da tutto il mondo.
In un paese in cui la disoccupazione giovanile nel Paese è a livelli spaventosi, il paese nordafricano teme effetti negativi sul settore turismo che ad oggi dà lavoro ad oltre 400.000 persone.
Non ha avuto dubbi, ad esempio, il premier tunisino Essid quando ha affermato che “si tratta di un attacco terroristico mirato all’economia e al turismo del Paese“.
In realtà i primi effetti negativi sul turismo già si sono registrati, considerando che le navi da crociera non attraccano più nel porto della capitale.
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