Il Premier Giuseppe Conte, in una conferenza stampa, ha tentato di chiarire le idee agli italiani in merito all’evolversi della situazione a partire dal 4 maggio. Ciononostante, gli appassionati di tennis sono rimasti piuttosto confusi, non comprendendo precisamente cosa sarà possibile fare o meno. Proviamo dunque a fare chiarezza, illustrando la situazione e spiegando perché NON si può giocare:

“Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione di Covid-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interessa nazionale dal Coni, dal Comitato Paralimpico e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva” recita la parte dedicata alle attività sportive nella prima bozza del Dpcm.

Non sarà quindi possibile allenarsi o giocare una partita ad un circolo, a meno che non si faccia parte della lista stilata dalla Federazione Italiana Tennis (Fit), che raccoglie circa 100 professionisti. Per ritornare sul campo da tennis sarà dunque necessario attendere il 18 maggio, quando riprenderanno anche gli allenamenti degli sport di squadra, o addirittura persino i primi di giugno.