Dominic Thiem: “Non ho visto tutto il video di Ines Ibbou, ma è ingiusto che gli altri giudichino senza aver letto tutta la mia intervista”

Dominic Thiem a fine aprile ha espresso alla stampa la sua opinione sul ‘Player relief fund‘, stabilito dal Consiglio dei tennisti ATP con a capo Novak Djokovic, attuale n. 1 del mondo. Questo fondo di solidarietà prevede lo stanziamento di 9 milioni di dollari per i tennisti posizionati dal n. 250 al n. 700 della classifica ATP.

Il campione austriaco ha affermato al quotidiano austriaco ‘Kronen Zeitung‘: “Nessuno di noi top player ha ricevuto tutto in dono, ce lo siamo dovuti sudare. Nessuno dei giocatori di bassa classifica sta lottando per sopravvivere, nessuno muore di fame. Conosco il circuito Future, ci ho giocato per due anni, tutto l’anno vedo molti che non danno tutto al tennis. Molti non sono professionali. Non vedo perché dovrei dare loro dei soldi“. Dichiarazioni che hanno suscitato polemiche e scalpore nel mondo tennistico.

La 21enne tennista algerina Ines Ibbou, n. 621 del mondo, attraverso un toccante video racconto della durata di circa dieci minuti apparso sul suo profilo Instagram, ha replicato alle parole di Thiem descrivendo i suoi sacrifici quotidiani per poter migliorare la propria carriera tennistica con i pochissimi mezzi o strumenti a sua disposizione, sottolineando come sia difficile per tennisti come lei, effettuare la durissima transizione al professionismo senza l’ausilio di staff tecnici, strutture adeguate e sponsor importanti. Le risorse finanziarie sono di primaria importanza per crescere rapidamente e la Ibbou fa un paragone proprio con Thiem cresciuto, seguito e allenato fin da piccolissimo nella scuola di suo padre Wolfgang, insegnante di tennis.

Se tutti avessero letto per intero la mia intervista, non sarebbero scaturite tante reazioni contrastanti. Non ho citato “tutti” i tennisti di bassa classifica non vanno aiutati, ma c’è chi merita di essere supportato più di altri. Chi gioca fin da piccolo a tennis ad esempio è privilegiato. Ma ci sono tennisti che sono partiti tra mille difficoltà e rivolgo il mio pensiero a quelle persone“.

Il fresco finalista degli Australian Open 2020 , ha ribadito il suo pensiero sulla necessità di venir incontro ai giocatori in difficoltà finanziarie: “Non voglio dare soldi a qualunque persona o organizzazione. Sto già aiutando giovani tennisti in Austria, ma non ne parlo perché non m’interessa farmi pubblicità“. Thiem sta supportando economicamente e tecnicamente sia suo fratello Moritz, n. 1426 del mondo, che Marko Andrejic, giovane tennista austriaco, allenato dal padre di Dominic.

Per Thiem è importante aiutare i giocatori più “meritevoli”, riferendosi a quelli che giocano i tornei Challenger, contro i quali ha giocato per un anno durante la sua carriera. Per Dominic è necessaria una migliore distribuzione del prize money nel circuito Challenger per il più alto livello di gioco che viene esibito in partita rispetto al circuito Future.

Nicola Devo

Redazione Tennis Circus

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