“Sommando le partite dell’anno scorso e di quest’anno ne ho giocate solo quattro in totale sull’erba, non è molto”. Dominic Thiem, attuale n.4 del mondo ha fatto il punto sulle ultime settimane, focalizzandosi sugli ultimi due slam a cui ha partecipato, con risultati opposti. “Non è un segreto che le sei settimane di stagione sulla terra mi sottraggano molto in termini di energie, sia fisicamente che mentalmente. Ho dovuto prendere la decisione di partecipare a Wimbledon senza nessun torneo di preparazione, alla quale va aggiunta l’ulteriore difficoltà di affrontare al primo turno un avversario difficile come Sam Querrey (che ha raggiunto i quarti, ndr) che si trova molto più a suo agio sull’erba ed era la mia prima partita ufficiale dell’anno su questa superficie”. Nei tornei di Barcellona, Madrid, Roma e Roland Garros, disputati tra aprile e giugno, Thiem ha raggiunto 19 vittorie contro 4 sconfitte, una grande regolarità che si è inceppata solo al foro italico, dove si è fermato al secondo turno. Una serie positiva che ha richiesto un riposo prolungato e la scelta di non disputare i tornei di preparazione a Wimbledon, una strategia che hanno adottato anche il vincitore Novak Djokovic e il semifinalista Rafael Nadal. “Questa è stata comunque esperienza e mi servirà per l’anno prossimo – dichiara Dominic nell’intervista rilasciata a tennis.com – La verità è che mi piace molto giocare sull’erba e mi impegnerò a farlo meglio, anche se arrivare così lontano al Roland Garros non aiuta in vista della preparazione di Wimbledon”. In sei partecipazioni a Wimbledon, il pupillo di Nicolàs Massù è riuscito ad arrivare solamente una volta al secondo turno: nel 2017 dove fu fermato dal ceco Thomas Berdych. La soluzione che potrebbe apparire più ovvia potrebbe essere quella di partecipare a meno tornei su terra per concentrarsi maggiormente sulla stagione su prati e non arrivare sempre così spremuto, ma l’austriaco la scarta a prescindere: “No, questo non è possibile con il calendario che abbiamo oggi, anche perchè dopo il Roland Garros non ci sono altri tornei sul rosso. L’unica cosa che potrei fare sarebbe saltare i tornei europei di Amburgo e Kitzbuhel, che però sono tornei che amo molto e una delle poche occasioni che ho di giocare in casa durante l’anno”. Dato il talento che esprime l’austriaco sui campi in terra rossa, i dubbi riguardo alle scelte di calendario sono più che leciti, dubbi che tenterà di risolvere dall’anno prossimo sperando di esprimersi allo stesso livello anche su altre superfici.