Il 24 agosto di ogni anno ricorre l’anniversario dell’Indipendenza dell’Ucraina. La USTA ha organizzato, in onore di quest’importante giornata, sui campi dello US Open, dei match di esibizione per raccogliere fondi destinati alle popolazioni colpite dalla guerra.
La giornata, simbolo di unione e libertà dal 1991 – anno in cui l’Ucraina ha conquistato l’indipendenza dall’Unione Sovietica – è un esempio di valori che mancano da mesi in una terra devastata dalla guerra che sta mettendo in ginocchio il paese. Oggi, per commemorare l’importanza di questa giornata, a New York l’evento: “Tennis plays for Peace”, esibizione che ha visto la partecipazione di grandi campioni di ATP e WTA.
Nomi di big ed ex-big, in campo per perseguire la buona riuscita di una causa che sta a cuore a tutti, soprattutto all’interno del mondo sportivo: offrire un aiuto concreto al popolo ucraino. Stacey Allaster, direttrice dello US Open, ha chiamato all’appello campioni come Rafael Nadal e Matteo Berrettini, Coco Gauff e Iga Swiatek, che hanno partecipato a uno degli eventi clou della “Fan Week”, la settimana in cui Flushing Meadows si apre ai tifosi in vista dell’ultimo Slam della stagione. Non solo questi i nomi dei protagonisti, tra loro spicca anche quello di “The Genius”, numero 1 al mondo dal 1981 al 1984: John McEnroe, che ha giocato in coppia con la connazionale, da poco numero 1 al mondo di doppio – nonché appena diciottenne – Coco Gauff. Coppia che ha fatto divertire anche grazie agli “avversari”, in campo sul Louis Armstrong Stadium: Rafael Nadal e Iga Swiatek.
Scambi simpatici anche tra Stefanos Tsitsipas, Maria Sakkari, Matteo Berrettini e l’ucraina Katarina Zavatska. Grazie alle sfide proposte dal greco in campo – Sakkari è riuscita a conquistare un servizio vincente su Matteo – il greco e l’italiano hanno contribuito direttamente alla raccolta fondi. Ma non è finita qui, a contribuire facendo divertire il pubblico che ha riempito completamente lo stadio – biglietti a prezzi stracciati tutti sold-out – sono stati anche Carlos Alcaraz, Leylah Fernandez, Taylor Fritz, Felix Auger-Aliassime e Jessica Pegula; tutti impegnati e fortemente convinti nell’importanza della causa.
Evento di risonanza mondiale, dunque, a New York, che ha reso possibile la calorosa risposta dei tifosi. Il Louis Armstrong ospita circa diecimila spettatori, come il Centrale del Foro Italico a Roma, tutto esaurito dicono i dati provenienti dalle biglietterie. L’intero importo della vendita dei biglietti, infatti, sarà così devoluto all’organizzazione no profit GlobalGiving, il fondo mondiale di sostegno umanitario per l’Ucraina, attraverso la campagna Tennis Plays for Peace che ha coinvolto tennisti e tifosi e ha permesso di raccogliere finora oltre un milione di dollari.
La USTA, la società tennistica statunitense che organizza il torneo, si aspetta di raccogliere complessivamente oltre due milioni di euro fino alla fine dello US Open. Secondo Stacey Allaster, direttrice del torneo, l’obiettivo allo US Open è duplice: usare il forte impatto mediatico dell’evento per raccogliere fondi e diffondere la consapevolezza delle difficoltà che sta vivendo l’Ucraina.