Il messaggio di testo non era abbastanza. E così giovedì Rafa Nadal ha incontrato il suo rivale Novak Djokovic e ha potuto congratularsi con lui di persona per la sua “sorprendente stagione” dopo la terza grande vittoria Slam del 2015 agli US Open. I due rivali si sono ritrovati a Bangkok per disputare un match di esibizione. L’evento, chiamato “Back to Thailand – Nadal vs Djokovic“, che anticipa i tornei asiatici di Shanghai e Pechino, è stato organizzato dalle autorità locali per riportare la fiducia e il senso di sicurezza nella popolazione dopo il gravissimo attentato avvenuto lo scorso 17 agosto con una bomba carta esplosa nel tempio induista Erawan che provocò oltre 20 morti nel cuore della capitale.
Una partita irrilevante sotto l’aspetto sportivo, ma di grande impatto in Thailandia, andata in scena in uno stadio Hua Mark, la cui capienza è di 5mila posti, pieno all’inverosimile. Per cogliere l’importanza della “visita” dei due campioni è bastato vedere l’accoglienza riservata dal popolo tailandese già all’aeroporto. Oltre ai fans di Nadal e Djokovic, identificati da striscioni e cartelli, erano presenti molte autorità nazionali. Tra questi, anche il primo ministro thailandese, Prayuth Chan-ocha, che ha poi ricevuto i due tennisti nella sua residenza ufficiale.
I biglietti per il match tra Nadal e Djokovic, con prezzi che variavano tra i 25 e i 125 euro, sono stati venduti in poche ore. Secondo il quotidiano locale Bangkok Post, il costo totale della manifestazione è stata di 150 milioni di baht (3.672 milioni di euro), mentre ogni giocatore ha ricevuto 42 milioni di baht (1.028 milioni di euro) per la partecipazione. Circa 500mila dollari in meno rispetto a quanto ha guadagnato il finalista degli US Open di quest’anno, Roger Federer.
Negli ultimi due incontri diretti, a Montecarlo e Parigi, il serbo numero 1 del mondo si è imposto sullo spagnolo, surclassandolo sulla sua superficie preferita, la terra. Ma Nadal non ha voluto parlare di possibile vendetta per questa partita in Thailandia. “Si tratta di un match di esibizione – ha detto Nadal in conferenza stampa – Lo scopo è quello di giocare, divertirci e allo stesso tempo divertire il pubblico”.
Il maiorchino ha poi tessuto ancora le lodi di Djokovic manifestando un certo scetticismo sulla possibilità di battere il serbo: “Per Novak è stata una stagione incredibile. Gli ho mandato un sms dopo gli US Open per congratularmi, ma colgo l’occasione di oggi per dirlo in pubblico. È incredibile il modo in cui ha giocato durante tutta la stagione. La forza mentale e il livello di tennis che ha espresso è molto difficile da eguagliare”.
“Per me è molto speciale tornare in Thailandia – ha detto ancora Nadal – Sono stato qui nel 2010 e la gente era incredibile. Sono tornato con un ricordo indelebile”. “Spero che il Thailand Open torni presto a disputarsi”, ha aggiunto Nole Djokovic. Dal 2014, infatti, il torneo che faceva parte del circuito Atp è stato spostato a Shenzen e l’ultima edizione a Bangkok fu vinta nel 2013 da Milos Raonic.
Nole e Rafa si sono affrontati ben 43 volte in carriera e lo spagnolo guida gli scontri diretti per 23 a 20, anche se attualmente la tendenza è tutta in favore del serbo. Per la cronaca, il match è finito 6-4 6-2 per Djokovic in un’ora e quindici minuti. Ma questa volta non è stata una battaglia e Nadal non ha perso il sorriso.