Mentre gli occhi sono tutti puntati sulla Francia per il secondo appuntamento importante della stagione per i tennisti WTA e ATP, in Liguria – a pochi chilometri di distanza dal confine transalpino – è tutto pronto per la 2ª tappa del Circuito Nazionale dei tornei di tennis FISDIR.
Sabato 4 e domenica 5 giugno al TC Garlenda, in provincia di Savona, scenderanno in campo 10 società in arrivo da ogni parte dello stivale: ACSD Arcobaleno, ASD Aole, ASHD Novara, ASPEA Padova, Atletica Sport Toscana, Cobisi Team, Pol.Ha. Biellese, Polisportiva Hyperion, Tennis Club Garlenda e Tennis Senza Barriere.
In totale, nella due giorni savonese, saranno 31 gli atleti che prenderanno parte alla manifestazione con tornei riservati agli atleti Open, C21 (sindrome di Down) e Promozionali. “Come ogni anno c’è grande partecipazione a questa tappa– ormai storica nel nostro Circuito. Quasi tutte le società invieranno atleti alla tappa ligure e devo dire che la Regione, in generale, si sta muovendo bene” racconta Vincenzo Morgante, Referente Tecnico Nazionale del tennis FISDIR.
Poi l’analisi prosegue con uno sguardo ai tabelloni“La società di Garlenda ha tesserato 10 nuovi ragazzi nel settore promozionale, quindi avremo un bel tabellone sia maschile che femminile. Per quanto riguarda il circuito Open maschile, invece, ci saranno 14 atleti: dagli storici Catalano e Brignoli, a Mottura, Pellis e Zonta ai quali si aggiunge il ritorno di Andrea Mannucci dopo quasi un anno. Nel settore C21 maschile, dedicato alla sindrome di Down, avremo 6 dei 7 atleti di interesse nazionale”.
L’occasione sarà valida anche per promuovere l’impegno di Vincenzo Morgante all’interno della FederTennis per lo sviluppo e l’implemento dei corsi di specializzazione per i tecnici che vogliono ampliare proprie competenze inserendo elementi sulla disabilità intellettivo relazionale.
“Il movimento sta aumentando e, dopo il primo corso di specializzazione in Lombardia, ho ricevuto ottime notizie circa il prossimo tesseramento di nuovi atleti.” racconta prima di proseguire: “La prossima settimana, a Roma, ci sarà il secondo appuntamento di questo corso e cercheremo di far decollare anche il Centro, che fatica a inserire tennisti con disabilità intellettivo relazionale” conclude.