Novak Djokovic ha stilato il programma dei tornei del 2018 e, anche se ci saranno dei possibili ripensamenti, spicca soprattutto l’assenza di Montecarlo.
Dopo l’Australian Open il serbo volerà negli Stati Uniti per disputare Indian Wells e Miami, tornei che ha già vinto rispettivamente cinque e sei volte e che Djokovic ama in modo particolare. La stagione sulla terra europea prenderà il via da Madrid per poi spostarsi a Roma saltando così il prestigioso avvenimento di Montecarlo. Il Roland Garros sarà una tappa molto importante per questa stagione e Djokovic punterà molto sullo slam parigino, Nadal permettendo.
Wimbledon avrà sempre la priorità: nonostante sembri che il serbo passi direttamente all’erba senza tornei di avvicinamento, Djokovic vorrà sicuramente aggiungere alla sua bacheca il quarto trofeo a Londra e su una superficie che ama molto partirà da favorito al pari di Roger Federer.
Concluso Wimbledon, l’estate dell’ex numero uno del mondo sarà concentrata sui tornei americani in cemento, Toronto e Cincinnati; quest’ultimo torneo è l’unico ATP Masters 1000 mancante nel suo palmares vorrà sicuramente collezionare anche questo particolare record nella stagione del rilancio. Lo US Open già vinto due volte farà da spartiacque al 2018 di Djokovic: concluso l’ultimo slam infatti il tennista di Belgrado si prenderà una pausa per poi tornare a Shanghai e Parigi e concludere la stagione al meglio.
L’obiettivo primario del serbo è quello di ritornare al più presto in forma e di riprendersi dall’infortunio al gomito perchè, come tutti sappiamo, se Djokovic è al 100% pochi tennisti sono in grado di tenergli testa. Se il suo fisico glielo permetterà ha già annunciato inoltre di volere scendere in campo anche in Coppa Davis per la Serbia e se a fine stagione sarà tra i primi otto del mondo (obiettivo più che alla portata) concluderà l’anno a Londra per le ATP Finals.
Djokovic’s 2018 schedule:
Indian Wells
Miami
Madrid
Rome
RG
Wimbledon
Toronto
Cincinnati
US Open
Shanghai
ParisHe will miss Monte Carlo https://t.co/bgHzPkkoiu
— Luigi Gatto (@LuisGatTWI) 17 gennaio 2018