L’aver collaborato da subito potrebbe aiutare Maria Sharapova a ridurre la propria squalifica decisa eventualmente dall’ITF. L’agenzia spagnola della salute e della protezione dello sport dice che fin quando il Meldonium é classificato come “sostanza non specificata“, in teoria, la sanzione potrebbe durare fino a 4 anni.
Per “sostanza non specificata” si intendono tutti quei farmaci che non sono nella lista dei comuni farmaci. Dunque qualora Masha sará capace di provare di non aver voluto in nessun modo intenzionalmente alterare le sue performance usando Meldonium, la sospensione potrebbe essere ridotta in modo significativo.
Una volta che l’Itf deciderá di imporre una sanzione di base, il periodo di sospensione potrebbe essere ridotto in due modi. Il primo é che l’atleta deve dimostrare la mancanza di colpa o negligenza. La seconda soluzione, secondo quando si legge nel Codice Mondiale Anti-doping, é ammettere immediatamente di essere positivi dando sostanziali aiuti agli ufficiali anti-doping. Maria piú o meno ha fatto ció programmando una conferenza stampa prima che l’ITF desse la notizia.
Inoltre l’articolo 10.6.1 del codice specifica: “Un giocatore che deciderá di fornire importanti aiuti dovrá rivelare attraverso una dichiarazione scritta e firmata, tutte le informazioni riguardanti le violazioni che ha realizzato e collaborare pienamente nelle indagini e nelle decisioni prese, ad esempio testimoniando davanti a un pubblico, se necessario”.
“Le informazioni devono essere credibili e devono costituire un’importante parte del processo (…)”.
Quindi, nella migliore delle ipotesi, se Sharapova riuscirá a dimostrare di aver preso la sostanza involontariamente, la sanzione sarebbe di due anni. Mentre se fornisce “sostanziali aiuti” il periodo si riduce a tre. Se l’ITF ammetterá che le confessioni di Maria Sharapova avranno un ruolo importante nell’inchiesta, il periodo di stop potrebbe limitarsi a pochi mesi.
Chiaramente in attesa della sentenza definitiva, si tratta di supposizioni sulla base di importanti articoli del Codice Mondiale Anti-Doping.
Fonte: TennisWorldUsa