L’involuzione del tennis francese e spagnolo

Un solo tennista spagnolo in top ten e nessun francese tra i primi venticinque al mondo: la crisi dei due paesi da sempre leader in questo sport ha radici profonde.

Abbiamo più tennisti italiani nelle prime venti posizioni del ranking mondiale rispetto a spagnoli e a francesi: chi se lo sarebbe potuto immaginare anche solo un anno fa? In pochissimi sicuramente, con l’Italia che è stata premiata in questa stagione dalla costanza ritrovata di Fognini e dall’exploit di Cecchinato.

rafael nadalll

La Spagna viene salvata da Rafa Nadal, numero due del mondo, ma oltre al maiorchino c’è il deserto: è dal 1999 che c’è un solo spagnolo tra i primi venti giocatori del mondo. Occorre scorrere fino al numero 23, occupato da Carreno Busta, per poi trovare un altro iberico, come poi Bautista Agut e Verdasco nei primi cinquanta.

Richard Gasquet

In Francia se la passano anche peggio, con Gasquet come primo giocatore al numero 26 del ranking ATP; Monfils e Simon seguono a ruota insieme a Pouille, ma gli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni non fanno ben sperare i transalpini.

L’aspetto più negativo per i movimenti tennistici di queste due nazioni è la mancanza di giovani: non sappiamo ancora quanto gli ormai veterani francesi e spagnoli potranno continuare su questi ritmi e mancano alternative pronte a prenderne il testimone. I primi under 20 sono Corentin Moutet (152) e Alejandro Davidovich Fokina (224), mentre alzando l’asticella dell’età ai 23 anni si registrano solo Ugo Humbert (98) e Jaume Munar (75).

3 comments
  1. Credo che se contiamo i primi 50 la classifica torni ad essere nettamente a favore degli altri, ma va bene lo stesso. I tanti top spagnoli e francesi sono in calo amche x questioni anagrafiche (Verdasco, Ferrer, Lopez, Bautista, Carreno, Tsonga, Monfils, Simon, Gasquet) e magari anche a loro manca un ricamvio generazionale di livello….

  2. Penso che queste due nazioni torneranno ben presto a farsi valere. Il problema della Francia è che i suoi due elementi migliori tra le “nuove entrate”, Pouille e Paire, hanno problemi di tenuta fisica e maturità mentale molto seri. La Spagna è tre decenni che è leader mondiale per quantità (ma anche qualità) nello sfornare talenti su talenti. Un minimo di rallentamento prima o poi era prevedibile. Per l’Italia è stato un anno molto positivo. Cecchinato deve confermarsi, Berrettini esplodere definitivamente, Fognini mantenersi su questi livelli il più a lungo possibile: il 2019 sarà una stagione determinante per tutti e tre.

  3. Effettivamente Nadal ha oscurato tutti dopo la caduta di Ferrer. Carreno qualche colpo lo tira fuori ma non è costanti. Sui francesi sembra effettivamente finita l’epoca degli Tsonga Monfils Simo Gasquet anche se a parte il primo infortunato, gli altri sono tutti li…

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