Il tennista piemontese è stato uno dei candidati a ricevere il premio come Most Improved Player, in occasione dei SuperTennis Awards che si sono tenuti due giorni fa a Roma. Sebbene il riconoscimento sia stato assegnato a Matteo Berrettini, autore di una stagione straordinaria, Sonego può considerarsi a tutti gli effetti una delle migliori promesse del nostro tennis. In merito all’anno trascorso, il 23enne torinese ha rilasciato una serie di interessanti dichiarazioni: “E’ stato un anno molto positivo, in cui ho potuto vivere tante preziose preziose. Mi sono confrontato con avversari di valore assoluto. Per la prima volta mi sono misurato con i tornei più importanti e prestigiosi del calendario e sono anche riuscito a rompere il fatidico muro della Top 100. Mi sento insomma arricchito sia dal punto di vista tecnico sia atletico. Per tutte queste ragioni, se dovessi dare un voto alla mia stagione, sento di meritare un bel 10, soprattutto per la crescita. Tanto più se ripenso al fatto che alla fine di agosto 2017, a causa di un infortunio al polso, che mi aveva frenato nella parte cruciale della stagione, ero sceso in classifica mondiale fino al numero 446”. Sonego si è aggiudicato il Challenger di Genova a settembre, grazie a cui ha potuto raggiungere la posizione numero 86, suo best ranking: “E’ stata davvero una bellissima soddisfazione, anche perché inaspettata per quanto presto è arrivata. Io e il mio coach Gipo Arpino, che mi segue da quando avevo 11 anni, ci eravamo dati infatti almeno due-tre anni di tempo per puntare ad un obiettivo del genere. Però, sinceramente, sono altri due i momenti che più mi sono rimasti impressi per il contenuto emotivo che li ha accompagnati. Ovvero la prima partita vinta in uno Slam, agli Australian Open, con quell’incredibile rimonta sull’olandese Haase e il successo d’esordio a Roma, sul Centrale del Foro Italico, contro il francese Mannarino, il mio primo in un “1000”, qualcosa di indimenticabile soprattutto per l’atmosfera che si respirava in campo. La delusione maggiore, invece. è legata al finale di stagione: speravo di poter chiudere il 2018 dentro i top 100, per garantirmi un posto nel tabellone principale a Melbourne, e invece non ci sono riuscito”. Si ricorda che Sonego sarà in Australia verso fine del mese, precisamente il 28 dicembre, in quanto disputerà un torneo Challenger in vista del primo Slam della Stagione, che lo vedrà partire dalle qualificazioni. A questo proposito ha affermato, “Prima degli Australian Open giocherò il challenger di Playford, sempre sul cemento outdoor down under, nella prima settimana del calendario: partiamo subito dopo Natale, il 28 dicembre, e a Capodanno sarò in campo. Poi, anche alla luce di come sarà andata a Melbourne, definiremo la programmazione successiva”. Per quanto riguarda le sue ambizioni, il torinese ha rivelato che uno degli obiettivi principali da raggiungere nel prossimo futuro sarà quello di piazzarsi tra i primi cinquanta tennisti del ranking, “Ciò a cui punto è entrare fra i primi cinquanta del mondo o comunque arrivarci il più vicino possibile. Negli ultimi due anni ho messo insieme tante partite ed esperienze. Per questo motivo intendo proseguire un percorso graduale di crescita senza pormi eccessive aspettative, che potrebbero farmi perdere di vista serenità e tranquillità. Per parlare di obiettivi da centrare, cioè, mi do ancora un paio di stagioni”. Sonego ha parlato anche dell’aspetto tecnico del propri gioco: “Devo acquisire maggiore solidità nel rovescio e nella risposta, così come occorre far diventare il servizio un’arma ancora più micidiale di quanto non sia adesso. E al tempo stesso c’è bisogno di crescere ulteriormente sul piano fisico, così da supportare una delle mie qualità principali, ovvero il non mollare mai fino all’ultimo punto. Sono proprio gli aspetti sui quali abbiamo lavorato tanto durante questa off season e adesso mi auguro di raccoglierne i frutti”.