Il mondo dei Challenger può diventare spesso avvincente come il circuito professionistico principale, e il torneo appena conclusosi a Mestre ne è la prova; mentre i grandi nomi del tennis mondiale si davano battaglia a Parigi, quelli di medio livello si scontravano con lo stesso ardore nella XIII Venice Challenge Save Cup di Mestre.
Il torneo è entrato nel calendario del circuito maschile solo dallo scorso anno, visto che precedentemente era un ITF femminile. Il vincitore del torneo era stato luruguayano Pablo Cuevas che, dopo aver superato litaliano Marco Cecchinato in finale, aveva iniziato una straordinaria stagione che lo avrebbe portato ad essere tuttora al vertice del tennis mondiale. Nel doppio aveva vinto ancora Cuevas, in coppia con largentino Zeballos, superando in finale la coppia italiana Bracciali/Starace.
Quest’anno il tabellone ha vantato anche tennisti top-100, come Paolo Lorenzi e Facundo Bagnis. Nella finale di singolo sono arrivati la sorpresa slovacca Jozef Kovalik, che ha usufruito del ritiro di Paolo Lorenzi in semifinale, e largentino, ex top 60, Maximo Gonzalez, testa di serie numero 4, che ha superato nellincontro precedente unaltra sorpresa del torneo, il dominicano Jose Hernandez Fernandez, con il punteggio di 6-3 6-2: la partita è stata a senso unico, con il sudamericano che ha dominato dal primo allultimo punto, dimostrando le difficoltà mostrate da Kovalik durante tutta la settimana.
La cronaca. Il primo parziale si chiude per 6-1 per Gonzalez, che sfrutta il nervosismo, già alto nelle altre partite, ancora maggiore di Kovalik, e non lascia sfuggire alcuna occasione. Il momento culminante arriva sul 4-0 15-0 sul servizio di Gonzalez, quando lo slovacco chiama ‘out’ la prima di servizio dellavversario; quando larbitro gli dà torto (dichiarando la palla in campo), si infuria con l’arbitro.
Il secondo set si apre con la speranza di una ripresa da parte dello slovacco, che però viene immediatamente infranta, perché Gonzalez è una macchina, e non permette allavversario di ritornare nel match; il secondo parziale è più lottato, ma è sempre saldamente in mano al sudamericano, che chiude col punteggio di 6-1 6-3. ?
Nel tabellone di doppio, invece, sono arrivati in finale la coppia completamente italiana Starace/Cipolla, teste di serie numero 3, e quella argentino-peruviana Bagnis/Galdos, numeri 2 del tabellone. Le semifinali hanno visto sconfitti altre due italiani, ossia la coppia Viola/Arnaboldi, che non hanno usufruito del vantaggio di un set e un break contro Potito Starace e Flavio Cipolla, e la coppia olandese numero 4 del tabellone Marcan/Sancic, sconfitti i due set tirati da Bagnis/Galdos.
La finale vede i due sudamericani partire col piede giusto, ottengono il break decisivo nell11 gioco e chiudono il parziale per 7-5. Il secondo set è ancora più tirato, e finisce giustamente al tie-break: in questa situazione gli italiani sono più concentrati, e riescono a portare la partita al match tie-break, dopo aver vinto quello del secondo set per 7-3. Lultimo parziale è totalmente in favore degli italiani, che si portano subito in vantaggio 8-1, e chiudono poco dopo con il punteggio di 5-7 7-6(4) 10-4. ?