Il campione spagnolo all’indomani dei festeggiamenti per la vittoria del Major statunitense, si è soffermato a rispondere alle numerose domande che gli sono state poste dagli organi di stampa del suo paese. A proposito del suo avversario, Daniil Medvedev, ha dichiarato: “Ovviamente è stato il giocatore che nel corso dell’estate all’interno del circuito ha fatto registrare una migliore progressione. La realtà è che è il numero quattro del mondo e non si può ignorare“. Prima di arrivare in finale Rafa ha dovuto subire la pressione di essere l’unico tra le prime tre teste di serie ad essere ancora all’interno della. A tal proposito ha affermato, “dipende da come la si vuole vedere. Potrebbe essere una pressione aggiuntiva o meno. Alla fine nessuno dei tuoi diretti rivali vincerà se perdi quindi questo fatto potrebbe rilassati. Mentre da un altro punto di vista hai la sicurezza di non affrontarli in finale e questo ti può essere di aiuto“. Nadal si è poi fermato a riflettere su quale sia stato il suo trionfo più grande, “Sicuramente quando ho vinto Wimbledon nel 2008. Oppure in Australia contro Federer, visto che è stata la prima volta li, all’indomani di una semifinale epica contro il mio connazionale Verdasco”. In conclusione Rafa ha parlato di Federer, focalizzandosi sulla sua capacità di rimanere competitivo ai livelli massimi pur avendo superato abbondantemente i 35 anni: “Credo che continui a giocare perché gli piace ed è felice di farlo. In più c’è una sana competizione nei confronti di se stessi, nel tentativo di superarsi in continuazione, sebbene abbia avuto la carriera migliore nella storia di questo sport. Ed è chiaro che vorrebbe terminare la sua avventura nel circuito come colui che si è aggiudicato il maggior numero di Slam.”