Sono passate ormai due settimane e un Internazionale di Roma in più in bacheca, ma quanto successo agli US Open a Novak Djokovic fa ancora parlare tutto il mondo del tennis. La squalifica avvenuta contro lo spagnolo Carreno Busta alla fine del primo set per l’ormai famosa “pallata” alla giudice di linea, rimarrà probabilmente una delle immagini simbolo di questo sfortunato 2020, vuoi perché il protagonista è di primissimo piano, vuoi perché fino ad ora di tennis si è potuto parlare veramente poco.
In un’intervista rilasciata a Fanpage.it a parlare del fattaccio avvenuto a New York (e non solo) ci ha pensato anche Flavia Pennetta che proprio su quel campo ha ottenuto la sua più grande affermazione della carriera. “Credo che Djokovic sia stato sfortunato, era solo un gesto di stizza che si è poi trasformato in altro. Giusto la settimana prima era successa la stessa cosa ad un altro giocatore, solo che il raccattapalle era stato colpito ad un piede invece che al collo”.
L’ex tennista azzurra ha parlato anche dell’Adria Tour altro tasto dolente della stagione tennistica 2020 con protagonista sempre Djokovic. “In quel momento c’era tanta voglia di uscire in qualche modo dalla situazione Coronavirus e di tornare in campo, certo è che si poteva fare in maniera diversa. Credo che il comportamento di Djokovic sia stato contraddittorio, da una parte donazioni per gli ospedali, dall’altra organizzare un torneo senza alcuna prevenzione, in un periodo delicato come questo. Certo è che le responsabilità non sono tutte le sue ma vanno suddivise con lo Stato e le leggi del suo paese che gli hanno permesso di organizzare certe cose. Rimanendo sul tema delle regole/organizzazione trovo assurdo che al prossimo Roland Garros possano entrare 1500 persone vista la situazione contagi in Francia”.