Sara Errani, il comunicato dell’ITF: squalifica di due mesi, tolti i punti dal 16 febbraio al 7 giugno

Arrivano due mesi di squalifica per Sara Errani a causa della presenza nelle sue urine di tracce di Letrozolo, sostanza contenuta nelle pillole assunte dalla madre per la cura del cancro al seno. L’azzurra ha ammesso di aver violato le norme antidoping e di aver ingerito senza alcuna volontà residui del farmaco (come si legge nel comunicato ITF nel corpo dell’azzurra sono stati trovati 65 ng/mL di principio attivo corrispondente a circa un decimo di una compressa intera). Come si evince nel documento non esiste evidenza sul fatto che questo principio attivo influenzi le prestazioni sportive di un’atleta e la probabilità di una contaminazione con il cibo risulta piuttosto alta. I genitori dell’azzurra hanno poi spiegato che è più volte accaduto che sul piano cucina siano cadute due compresse non facilmente rilevabili al posto di una e hanno dimostrato che tale medicina si dissolve facilmente nel cibo e sarebbe inosservabile. Risulta infatti sorprendente come la pillola riesca a sciogliersi anche nella carne utilizzata per preparare i tortellini (alimento consumato in quei giorni) anche in condizioni di temperatura ambiente.

Errani si sarebbe anche sottoposta al controllo di un capello che ha escluso l’assunzione diretta del farmaco. All’udienza del 19 luglio il Tribunale Indipendente ha ricevuto le prove ed ha ascoltato le argomentazioni delle due parti e il 3 agosto ha deciso di squalificare la romagnola per 2 mesi e di toglierle i punti e i montepremi conquistati tra il 16 febbraio (giorno in cui Sara ha fornito un campione di urina al di fuori delle competizioni che è stato analizzato dal laboratorio Wada a Montreal che ha riscontrato la presenza di Letrozolo) e il 7 giugno (data in cui è risultata negativa ad un successivo test antidoping).

 

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