La stagione 2021 è appena iniziata e in attesa di fare sul serio i protagonisti annunciati cercano di immaginare il futuro tra pronostici, speranze e buone intenzioni. Uno di questi ci auguriamo sia Jannik Sinner (è proprio di questa notte un’esibizione ad Adelaide contro il team Serbia) al alti se non altissimi livelli. Intervistato dal sito ufficiale dell’ATP Sinner ha parlato della nuova stagione e del suo attuale livello di gioco. Negli occhi di tutti c’è ancora il grande 2020, con la vittoria di Sofia (più giovane italiano di sempre a vincere un torneo ATP) e i quarti di finale del Roland Garros contro Nadal, forse il vero match della consacrazione per l’altoatesino.
Proprio quel match secondo Sinner deve essere il punto di partenza per il nuovo anno, non per specchiarsi nei progressi fatti ma per continuare a migliorare: “Se riguardo la sfida con Nadal posso trovare tante cose su cui migliorare. La lezione più importante è proprio questa: ogni giorno si può imparare qualcosa, anche quando si pensa di aver dato il massimo. Se sei intelligente puoi sempre imparare”.
Sinner ha un’idea precisa di cosa voglia dire “imprevedibilità” nel mondo del tennis: ”È uno sport particolare. Ti svegli il mattino e non sai mai come ti sentirai in campo. Ma la parte più divertente del tennis secondo il mio punto di vista è che puoi giocare incredibilmente bene e vincere contro chiunque o puoi giocare altrettanto male e perdere partite che normalmente vinceresti.
Nel 2020 sono migliorato fisicamente, mentalmente e in potenza di colpi, quest’anno devo ridurre gli errori non forzati che sono ancora troppi in ogni partita”.
Sull’altoatesino si è espresso anche il suo coach Riccardo Piatti: “È importante educare il giocatore, più che allenarlo. Cerco di tirar fuori quello che i ragazzi hanno già dentro ma che non riescono ad esprimere. Sinner era molto giovane quando abbiamo iniziato a lavorare e doveva imparare tante cose, ma questi tennisti hanno bisogno di qualcuno che gli indichi la strada anche quando iniziano a migliorare”.