Il tennista altoatesino ha commentato la sfida che l’ha visto impegnato contro Ugo Humbert, rivelando di aver incontrato qualche difficoltà nell’interpretazione del gioco dell’avversario: “Dopo aver ceduto la prima frazione ho detto a Riccardo Piatti che non ci stavo capendo nulla. Il francese praticava un gioco strano, particolare, tra cui un ottimo servizio, un rovescio piatto e veloce. Inoltre è un giocatore mancino. Ammetto che mi ha spiazzato e non mi ha permesso di sentirmi a mio agio in campo. Ho cercato di recuperare, di prendere ritmo ma alla fine è stato più bravo lui“. Il giocatore nato a San Candido ha poi parlato dell’avversario che affronterà stasera, Miomir Kecmanovic: “Gioca bene, lo sta dimostrando in questo torneo. Non lo conosco benissimo, devo studiarlo un po’, ma è senza dubbio bravo ed è molto efficacie. Rispetto a Humbert ha un gioco che si adatta meglio alle mie caratteristiche. Potrei paragonarlo a Ymer per certi versi. Vedremo se sarò in grado di contrastarlo. Un po’ di stanchezza la sento, ma tutto sommato sto bene, sono pronto”.