La Tennis Integrity Unit, l’organizzazione che si occupa del contrasto alla corruzione e alle scommesse clandestine nel mondo del tennis, ha annunciato recentemente una notizia che, con le dovute cautele, potrebbe segnare una svolta nel circuito. Il suo Board, infatti, ha dichiarato che è stata approvata l’integrazione di due programmi fondamentali per la correttezza e l’integrità delle competizioni: quello anticorruzione, della stessa TIU, e quello antidoping, che non saranno più separati e autonomi, dunque, ma si uniranno in un’unica organizzazione e verranno gestiti da una unica struttura, con servizi condivisi. Questa nuova entità, in particolare, continuerà a essere indipendente dal mondo sportivo, e potrà combinare i punti di forza di entrambi i settori, per gestire al meglio la lotta contro ogni forma di scorrettezza nel tennis: potrà congiungere, infatti, lo sforzo contro l’uso di sostanze proibite alle competenze della TIU nell’investigazione e nelle inchieste, nella speranza di ottenere un risultato ottimale contro entrambi i fenomeni.
GRANDLa presidente della Tennis Integrity Unit, Jennie Price, ha rilasciato dichiarazioni ottimistiche riguardo a questa scelta: “siamo fiduciosi che vantaggi significativi arriveranno dall’integrazione questo due solidi programmi in un’unica organizzazione. I vantaggi di questa nuova unione includono una migliorata condivisione delle informazioni e l’opportunità di collegare educazione e sostegno per i giocatori”. Nonostante l’entusiasmo e la positività per questo provvedimento, che si preannuncia molto promettente sul piano del contrasto a doping e corruzione, il processo di formazione dell’organizzazione è ancora in corso, e nei prossimi mesi verranno compiuti i primi passi: è stato emanato, infatti, un comunicato in cui si annuncia che, entro la fine dell’anno, verrà scelto il nome di questa entità, che dovrà rispecchiarne il ruolo ampliato, e il suo amministratore delegato, ovvero una figura chiave perché possa essere efficace e conseguire i suoi obiettivi.