Next Gen ATP Finals: Musetti parte bene, sconfitti Passaro e Arnaldi, Stricker sorprende Draper.

Dopo aver incantato Parigi, Napoli e non solo, anche Milano aspettava Lorenzo Musetti, che parte col piede giusto nel round robin. Passaro battuto in tre set da Lehecka, Arnaldi lotta ma cede con Nakashima. Bella partita tra Stricker e Draper.

Si sono accesi i riflettori all’interno dell’Allianz Cloud di Milano, che ospita per la sua quinta edizione le Next Gen ATP Finals, competizione cui partecipano i migliori otto under 21 dell’anno, con lo stesso format a due gironi delle ATP Finals, ma con vari “esperimenti” nel punteggio e non solo. Il Green Group è formato da Brandon Nakashima, Jiri Lehecka, Francesco Passaro e Matteo Arnaldi (entrato grazie al forfait del fresco vincitore del Masters 1000 di Parigi-Bercy Holger Rune), mentre il Red Group presenta Lorenzo Musetti, testa di serie numero 1, Jack Draper, Chun Hsin Tseng e Dominic Stricker.

Nel primo incontro della giornata di apertura è sceso in campo uno dei tre italiani impegnati in queste Next Gen Finals, Francesco Passaro, sconfitto da Jiri Lehecka 4-1 4-3 4-1. Considerata l’esperienza quasi nulla dell’azzurro su questa superficie, il cemento indoor, e la poca abitudine a confrontarsi con avversari di questo livello, la prestazione di Passaro può considerarsi tutto sommato positiva, a prescindere da un risultato finale piuttosto netto per la modalità di punteggio.

Qualche normale errore, per le motivazioni sopra espresse, ma in generale un buon ritmo con dritto e rovescio retto da parte del perugino. Il secondo parziale è stato ovviamente il più equilibrato, portato da Passaro fino al tie-break sul 3-3, vinto dal cieco per 7 punti a 4.

È poi arrivato il momento dell’uomo più atteso, in seguito ai recenti progressi e quindi risultati raggiunti, Lorenzo Musetti, che non ha deluso regolando Tseng con un triplo 4-2. La differenza tra i due, soprattutto tecnica, si nota fin da subito, anche se il 21enne di Taipei non sfigura affatto, anzi costringe molto spesso il carrarino alla difesa, fase in cui però Lorenzo eccelle, anche con colpi scoraggianti per il suo avversario.

Sotto gli occhi, oltre che di coach Simone Tartarini e del capitano di Coppa Davis Filippo Volandri, anche di Fabio Fognini e Flavia Pennetta, l’azzurro gestisce il match. Il dritto forse non è efficace come nelle ultime apparizioni, ma, come sempre, Musetti con il rovescio fa quello che vuole. Il servizio funziona nei momenti giusti e Lorenzo chiude senza patemi il suo esordio.

È stata invece una gran lotta quella con cui Brandon Nakashima ha battuto il terzo italiano di giornata, Matteo Arnaldi, 2-4 4-3 4-3 3-4 4-2. Il sanremese è partito forte, spingendo soprattutto con il dritto, e approfittando anche di un Nakashima insolitamente falloso è arrivato ad avere un set point sul suo servizio, nel tie-break della seconda frazione, per portarsi avanti 2 set a 0. Lì la tensione e la disabitudine sono costate care al nostro giocatore, che ha commesso due consecutivi doppi falli in rete, consegnando di fatto il set al 21enne di San Diego, che successivamente si è aggiudicato anche il tie-break del secondo set.

Arnaldi però non si è scoraggiato e nel quarto set il tie-break gli ha detto bene. Nel parziale decisivo il format di punteggio della competizione ha fatto pagar caro all’azzurro un piccolo calo, ma Arnaldi non solo è uscito dal campo a testa alta, ma consapevole di aver tenuto testa a un tennista top 50.

A fine giornata Dominic Stricker ha battuto il secondo favorito del seeding Jack Draper con tre tie-break, 4-3 4-3 4-3. Entrambi mancini e con caratteristiche simili, hanno offerto una partita divertente e godibile al pubblico dell’Allianz Cloud. Grandi servizi, grandi dritti e belle volée, in un match in cui il 20enne svizzero ha dato una bella dimostrazione delle sue potenzialità. Musetti dovrà stare attento, sarà il suo prossimo avversario.

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