TSITSI, CHE FATICA- Cominciano in maniera positiva le Next Gen Finals per Tsitsipas, che vince il suo match d’esordio contro Jaume Munar, ma è costretto a restare per due ore circa ed a disputare quattro set estremamente combattuti. Il greco, che l’anno scorso era la prima alternate mentre quest’anno è addirittura la prima testa di serie, non ha convinto a pieno ma ci può stare, date le regole innovative che caratterizzano questo torneo le quali, ad eccezione del già presente l’anno scorso Rublev, non sono ancora state sperimentate dal resto dei giocatori. Se da un lato ci si aspettava qualcosina in più da Tsitsipas, bisogna assolutamente fare un plauso al suo avversario odierno, lo spagnolo Munar, che se l’è giocata di fatto alla pari per quattro set ed ha tenuto in piedi un match che, alla vigilia, appariva piuttosto chiuso. I favori del pronostico erano infatti tutti in favore di Tsitsipas e non ci sia aspettava una tale prova da parte del tennista iberico, il quale, inoltre, non ama superfici dure bensì ne prediliga altre quali la terra battuta.
Nel primo set, Tsitsipas ha subito provato a mettere il muso avanti, ottenendo il break dopo appena tre giochi; il suo avversario lo ha però immediatamente riacciuffato e l’epilogo del parziale è stato il tie-break. Dopo essere andato sotto di un mini-break in apertura, il greco ha capovolto la situazione ed è riuscito a spuntarla nel finale, chiudendo 7-5. Secondo set, invece, dove entrambi i giocatori, aventi già preso le misure dei rispettivi avversari, si sono sfidati a colpi di servizi tanto che le uniche palle break – una palla break ed un deciding point – è giunta nell’ottavo gioco, corrispondendo dunque a ben due set point per il greco. Sfumata quest’occasione, il tennista ateniese non si è abbattuto ed ha dominato il tie-break e portandosi avanti di due set.
Nel terzo parziale, nonostante quasi tutti i giochi si siano rivelati alquanto equilibrati, solamente l’esito dei primi due è stato determinato da un punto decisivo sul 40 pari, mentre per il resto non ci sono state chances per il ribattitore. Giunti al tie-break, per la terza volta in altrettanti set, differentemente dai precedenti è stato lo spagnolo a partire aggressivo e poi a chiudere 7-4 grazie ad uno sprint finale decisivo. Infine, nella quarta frazione di gioco, il game chiave è stato il sesto, dove Tsitsipas si è rapidamente portato 40-0 e dunque con ben tre match point a favore più il deciding point. È stato proprio quest’ultimo a dare la vittoria al greco, che ha beneficiato di uno smash del suo avversario uscito di pochi centimetri.
Non troppo soddisfatto nell’intervista post match, Stefanos ha dichiarato che il servizio ha funzionato bene, ma il gioco del suo avversario non gli ha reso la vita facile. Ciononostante, si è detto fiducioso in vista dei prossimi match, anche in virtù dei progressi fatti nel corso della stagione che gli hanno permesso di scalare il ranking. [fncvideo id=163363 autoplay=false]
RUBLEV IN RIMONTA- Se il primo match di giornata era già alla vigilia indirizzato verso la prima forza del seeding, diverso il discorso per la sfida che vedeva opposti Taylor Fritz e Andrey Rublev, i quali hanno inaugurato il gruppo B. L’equilibrio faceva infatti da padrone e, come poi effettivamente accaduto nel corso del match, ciò si è verificato. Ne sono indubbiamente una prova i cinque set e le due ore di gioco esatte, ma anche gli scambi ed i games ai quali hanno dato vita i due tennisti in campo, che si erano già incontrati ad Indian Wells dove aveva prevalso lo statunitense, che infatti partiva leggermente favorito.
Pronti, partenza, via e subito un set dove Rublev cede appena tre punti al servizio in altrettanti games ed è spesso lui a prendere l’iniziativa, tanto che le statistiche ed il punteggio lo confermano. Il break per il russo sembra essere solo questione di tempo e, dopo tre palle break mancate nel secondo gioco, Andrey strappa la battuta al suo avversario e chiude 4-2 dopo 19 minuti di gioco. Nel secondo parziale, invece, ciò che avviene è tutto il contrario: Fritz riesce infatti ad ottenere un break in apertura ed a condurre senza particolari patemi il set. Sul 2-0 in favore dell’americano, si susseguono tre giochi consecutivi che terminano al deciding point e due di essi vengono portati a casa da Fritz, che breakkando il suo avversario una seconda volta e restituisce il set al russo, anch’egli il 19 minuti di gioco.
La terza e la quarta frazione di gioco sono invece estremamente simili tra loro, quasi uno specchio. Nonostante chances di break ed occasioni da entrambe le parti, in entrambi i casi a decidere le sorti è il tie-break. Come facilmente prevedibile, i due tennisti in campo si spartiscono anche questi, non a caso Fritz si aggiudica il rocambolesco tie-break del terzo set, pieno di mini-break e ribaltamenti di fronte, Rublev quello del quarto parziale, deciso da una serie di sei punti consecutivi messa a segno dal tennista moscovita, a partire dal 2-1 in favore dell’avversario. Si giunge dunque alla resa dei conti, al quinto set. Anche in questo parziale i due giocatori danno l’impressione di equivalersi, ma un passaggio a vuoto di Fritz nella parte centrale del set, che di fatto regala il break a zero al suo avversario, condiziona pesantemente l’esito della sfida, che quasi mette la freccia verso Rublev. Dopo averla scampata sull’1-3, assicurandosi il deciding point, Taylor è costretto a cedere 4-2 e ad arrendersi dopo due ore di match. Inizio in discesa dunque per il russo, che mette notevolmente in discesa il suo cammino alle Next Gen Finals. Anche se è ancora (mooolto) presto per parlare, non dite che non ve l’avevamo detto.
Next Gen Finals 2018 – Round Robin
Gruppo A
S. Tsitsipas b. J. Munar 4-3 [5] 4-3 [3] 3-4 [4] 4-2
Gruppo B
A. Rublev b. T. Fritz 4-2 1-4 3-4 [4] 4-3 [2] 4-2