Next Gen Finals: Stefanos Tsitsipas si aggiudica la seconda edizione!

Senza perdere neanche un match, Stefanos Tsitsipas si laurea campione delle Next Gen Finals 2018, battendo in finale Alex de Minaur. Buona prestazione da parte del greco, che recupera un set di svantaggio e chiude in quattro. Rublev sconfigge Munar e conclude terzo.

[1] S. Tsitsipas b. [2] A. de Minaur 2-4 4-1 4-3 [3] 4-3 [3]: da primo alternate l’anno scorso a prima testa di serie in questa edizione ed addirittura a vincitore delle Next Gen Finals 2018. Questa l’incredibile parabola di Stefanos Tsitsipas, che ha chiuso in bellezza una stagione fantastica, la quale lo ha visto protagonista assoluto e gli ha permesso di togliersi parecchie soddisfazioni. Dopo la recente vittoria a Stoccolma, che ha sbloccato il tennista greco consegnandogli il primo trofeo della carriera, un paio settimane più tardi è arrivato il bis in quel di Milano, dove Stefanos ha sbaragliato la concorrenza e si è laureato campione senza perdere neppure un match.

Nella giornata odierna, Tsitsipas ha avuto la meglio di de Minaur in quattro set, offrendo una prestazione solida e molto convincente; nonostante la giovane età, il greco si conferma infatti un giocatore alquanto maturo – malgrado qualche debacle evitabile – dal punto di vista tennistico. Nel mezzo degli elogi al vincitore, non si può fare a meno di rendere onore allo sconfitto, Alex de Minaur, che si è reso protagonista di una settimana altrettanto spettacolare, forse anche più del suo avversario odierno, salvo non riuscire ad avere quel guizzo questa sera che gli avrebbe permesso di uscire magari con il trofeo del vincitore. Confermato dunque il recente precedente di Tokyo, dove Tsitsipas aveva vinto al terzo, anche se una cosa da non sottovalutare assolutamente è che de Minaur è classe 1999 quindi, ad eccezione del coetaneo Shapovalov, è un anno più giovane di tutti gli altri ed ha dunque margini di miglioramento potenzialmente addirittura superiori. Non è un caso inoltre che l’Atp l’abbia nominato “Newcomer of the year”, anzi l’impressione è che, a meno di un’inspiegabile catastrofe, sentiremo parlare di questo ragazzo.

PRIMO SET- Leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia data la durata del match precedente, che ha visto il russo Rublev aggiudicarsi il terzo posto, si parte con Stefanos Tsitsipas alla battuta. Fin dall’inizio, il greco ha dato l’impressione di essere molto a fuoco e di aver riscaldato a dovere il braccio per il servizio, in virtù dei molti aces e del solo punto perso nei primi due games alla battuta; al contrario, de Minaur è partito più a rilento, faticando maggiormente durante i suoi turni di servizi ma comunque riuscendo a tenere il passo del suo avversario e ad impattare sul 2 pari. A sorpresa, però, nel quinto gioco è arrivata la svolta per l’australiano, che ha giocato un game quasi perfetto, imponendo il suo gioco caratterizzato da un devastante dritto inside out e da diverse variazioni come ad esempio la palla corta, spesso eseguita in maniera perfetta e, di fatto, mai forzata. Il classe 99 di Sydney ha perciò ottenuto il break e, nel gioco seguente, non ha tremato, riuscendo a chiudere il primo set con il punteggio di 4-2. de-minaur-brisbane-2018-friday

SECONDO SET- Dopo diciotto minuti di match è arrivata la reazione di Tsitsipas, che è partito a mille nel secondo parziale ed ha sovrastato il suo avversario nei primi giochi. La miniserie in favore del greco è stata infatti di 12 punti a 3, che tramutato in games significa 3-0. Break di vantaggio dunque in favore del nativo di Atene, che si è portato avanti nel punteggio ed ha controllato senza particolari patemi. Nonostante un game vinto a zero da de Minaur, il quale si è indubbiamente caricato tenendo alto il morale, “Tsitsi” ha chiuso facilmente e, a sua volta, dopo altrettanti diciotto minuti di gioco si è aggiudicato il parziale. stefanostsitsipas-1

TERZO SET- Rispetto ai set precedenti, nel terzo c’è stato molto più equilibrio, non a caso in un solo game il ricevitore ha conquistato meno di due punti, ma al contempo non ci sono stati break. Nella prima parte, a rendersi molto pericoloso in risposta è stato Tsitsipas, che si è visto annullare due chances di break nel primo gioco, di cui una grazie al nastro benevolo che ha dato una mano al suo avversario, ed un’altra nel turno di risposta seguente, con de Minaur che ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. D’altro canto, l’australiano ha impensierito Stefanos negli ultimi due turni di servizio prima del tie-break, issandosi in entrambi sul 30 pari ma senza mai riuscire ad arrivare a palla break. L’equilibrio ha quindi regnato per sei games e l’unico epilogo possibile – e piuttosto giusto – è stato il tie-break. Anche in questo caso non è stato facile rompere la parità tanto che, fino al cambio campo sul 3 pari non c’è stata neppure l’ombra di un potenziale mini-break. Da questo momento in poi, invece – vale a dire dal cambio campo – il greco ha infilato quattro punti consecutivi ed ha dominato la seconda parte del “jeu decisif”, assicurandosi il parziale in 34 minuti di gioco e portando dalla sua l’inerzia dell’incontro.

QUARTO SET- Nella quarta e decisiva frazione di gioco, i games scorrono fin da subito piuttosto rapidamente e, piano piano, ci si dirige verso il tie-break. Nel frattempo che il punteggio avanza, i games si infittiscono e diventano più combattuti, raggiungendo l’apice sul 3-2. Qui, con al servizio de Minaur, Tsitsipas si procura ben due championship point; il primo se ne va proprio per un errore del greco, mentre il secondo viene annullato dal tennista di Sydney, che va a prendersi il punto con coraggio ed intraprendenza. Si arriva dunque al tie-break e, esattamente come accaduto nel parziale precedente, dopo il cambio campo sul 3 pari, il greco sals in cattedra e non lascia più nulla al suo avversario, il quale esce sconfitto dopo 35 minuti di set. Stefanos Tsitsipas succede dunque nell’albo d’oro delle Next Gen Finals a Hyeon Chung, ma vista la sua crescita esponenziale non ci sarebbe da sorprendersi nel caso l’anno prossimo – è del 1998 quindi volendo potrebbe ancora giocare qui – non dovessimo vederlo a Milano, magari poiché impegnato proprio nelle Atp Finals.

A tal proposito, nell’intervista post match Diego Nargiso ha chiesto a Tsitsipas se l’anno prossimo tornerà a Milano a difendere il titolo oppure volerà a Londra per le Atp Finals. La risposta del greco è stata: “Sarebbe bello se le Finals si spostassero qui a Milano”. A quanto pare, Stefanos si è trovato particolarmente bene questa settimana, come dichiarato inoltre durante l’intervista – “È stato come giocare in casa per me” -.

RUBLEV DI BRONZO- Nella finale del terzo e quarto posto – non particolarmente apprezzata da tutti – che ha preceduto la vera e propria finale, il russo Andrey Rublev ha sconfitto in cinque set tirati lo spagnolo Munar. Dopo la finale raggiunta l’anno scorso, e persa contro Chung, stavolta arriva la medaglia di bronzo per il russo, che può comunque ritenersi soddisfatto delle sue prestazioni in questo torneo, ma in generale del suo finale di stagione, il quale non coincide assolutamente con un’annata da cancellare velocemente. Nella giornata odierna, Rublev ha messo ancora a dura prova il suo corpo, prevalendo solo dopo un’ora e 51 minuti e ben cinque set. L’equilibrio ha fatto da padrone per quasi tutta la durata dell’incontro, tanto che a deciderene le sorti è stato il tie-break del quinto e decisivo parziale. Il russo, in questo momento del match, ha alzato il livello del suo tennis e si è aggiudicato la partita, lasciandosi andare ad un bell’abbraccio con Munar, ovviamente rammaricato per l’esito finale della sfida.

[5] A. Rublev b. [7] J. Munar 1-4 4-3 [4] 2-4 4-2 4-3 [3]

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