Durante una conferenza stampa tenuta a Zurigo ieri, Roger Federer, ha parlato del suo futuro ritiro dal tennis giocato, anche se apparentemente lontano, dei giochi olimpici di Rio 2016, confermando di prendere parte all‘Atp 500 di Rotterdam il prossimo febbraio.
“In questo momento non ho intenzione di smettere, spero di tornare a Rotterdam anche nei prossimi anni. Ma sicuramente considerando la mia età, potrebbe non essere cosí. Nel 2012 o nel 2013 non sapevo cosa sarebbe potuto accadere, e anche ora non lo so, puó essere che sia la mia ultima partecipazione qui”.
“Sono contento che il direttore del torneo Richard Krajicek si sia mostrato interessato(…). Rotterdam puó rappresentare una buona preparazione per il torneo di Indian Wells e inoltre si svolge in Europa. Dunque i miei figli possono sciare. Mi piace passare del tempo con loro. Rotterdam é uno dei miei tornei preferiti, apprezzo il supporto della folla, mi piacciono i tornei minori perché sono piú “intimi”. In uno Slam non é la stessa cosa, ci sono 350 giocatori e non ricevi la stessa attenzione. Nei tornei piú piccoli ci sono invece solo 32 giocatori e in città vengono esposti poster che raffigurano i Big come me. Ho bei ricordi di questo torneo, ho debuttato qui nel 1999, ho vinto nel 2005 e 2012″.
É diventato ormai consuetudine chiedere al 7 volte campione di Wimbledon del ritiro. “Lo capisco. Mi piacerebbe sapere quando appenderó la racchetta al chiodo in modo da poter fare dei piani a riguardo. Se sapessi che il 2016 sará la mia ultima stagione, fisicamente mi preparerei in modo diverso. La motivazione puó andar via a causa degli infortuni, dei tanti tornei, o dei viaggi. La fiamma si puó spegnere ma non mi annoio quando sono in aereo”.
Ad attendere lo svizzero il prossimo anno ci sará un calendario fitto di appuntamenti, a causa dei giochi Olimpici di Rio de Janeiro: “Il 2016 é l’anno olimpico, sará diverso rispetto agli altri anni. Mi riposare in periodi diversi… Non so se alle Olimpiadi mi concentreró solo sul singolare o se avró multiple chances per andare a medaglia. Ho parlato con Stan (Wawrinka) e Martina (Hingis) per conoscere i lori piani. Probabilmente decideró alla fine dell’anno”.
Infine il campione di Basilea alla domanda se a fine carriera potrebbe occuparsi dell’organizzazione di un torneo risponde: ” Non si sa mai, non ho pensato a ció. Nel torneo di Basilea facevo il raccattapalle e c’era stata un’idea qualche anno fa ma niente piú. Ci sono molti modi per restare legato al tennis, essere proprietario di un torneo o l’organizzatore sarebbe fantastico(…)”.
Fonte: Tennis World Usa
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