Fognini e Bolelli: “Abbiamo festeggiato il titolo in Australia fino alle 5 di mattina”

A sorpresa, durante lo scorso Australian Open, è esplosa una coppia che si sta rivelando tra le più forti sul circuito di doppio maschile. Ladies and Gentlemen, Fabio Fognini e Simone Bolelli. Finalisti anche al Rolex Masters di Montecarlo, sconfitti dai fratelli Bryan, i due italiani sono ora pronti a vincere il loro trofeo più ambito, agli Internazionali BNL d’Italia. 

Ecco una breve intervista, rilasciata dai due giocatori al CDS.

Quando vi siete conosciuti per la prima volta?

Simone: “A Bologna, durante un torneo. Forse avevamo poco più di 16 anni”

Fabio: “Simone aveva la coda di cavallo. Poi se l’è fortunatamente tagliata!”

Di chi è stata l’idea di giocare insieme?

Simone: “La mia. Io giocavo spesso con Seppi e Starace ed un giorno mi sono detto: “proviamo con Fabio”. A 18-19 anni abbiamo giocato insieme in un Challenger a Napoli, poi ci siamo riuniti nel 2010 ma sporadicamente. La svolta è avvenuta con la Coppa Davis.”

Come è stata la vittoria a Melbourne?

Simone: “Avevo già giocato due semifinali del Grand Slam, in Australia ed agli Us Open. Quando quest’anno abbiamo raggiunto i quarti abbiamo subito pensato che fosse la nostra occasione. E così è stato.”

Fabio: “In un Grand Slam non ero mai andato così lontano. E’ un ricordo indelebile che resterà nella storia.”

Confessate. Come avete festeggiato questa vittoria?

Fabio: “Abbiamo festeggiato fino alle cinque di mattina, ma niente di straordinario. Pasta e champagne!”

La vittoria in un torneo dello Slam ti cambia la vita?

Simone: “Nel doppio no. Ma ti dà molta fiducia per il futuro!”

I vostri obiettivi adesso quali sono?

Fabio: “Vincere gli Internazionali, un altro Slam e poi il Master di fine anno!”

Dove conservate i vostri trofei?

Simone: “Alcuni sono a Bologna, altri a Montecarlo, a casa.”

Fabio: “A casa mia, ad Arma di Taggia. Ma quello dell’Australian Open lo conservo nella mia casa a Barcellona, dove vivo con Flavia (Pennetta).”

Perchè siete amici? Cosa vi lega?

Simone: “Siamo molto simili, abbiamo gli stessi interessi e andiamo d’accordo. E poi in comune… una vacanza alle Maldive!”

Cosa fa sì che siate una coppia così affiatata?

Fabio: “Simone è molto potente. Colpisce con grande forza e batte molto meglio di me. Io invece sono più agile sottorete. Insieme ci completiamo.”

Un complimento che vuoi fare all’altro.

Simone: “Fabio è molto generoso, ed altruista”

Fabio: “Simone non perde mai la calma (ride!)”

Un difetto dell’altro.

Simone: “Quando parla, molte volte, si mangia le parole Fabio.”

Fabio: “Quando si tratta di vestirsi, ci mette tempo!”

Cosa pensi, Simone, quando Fabio reagisce male in campo e va fuori di sè?

Simone: “Questo fa parte della sua personalità, lo fa per sfogarsi, ma non è maleducato!”

Fabio: “Quando giochiamo in doppio presenza di Simo mi aiuta a restare calmo e concentrato. Sto iniziando a cambiare. E riesco a controllarmi di più. Ed in ciò un amico come lui è molto utile.”

Come si può migliorare sotto questo aspetto (del carattere, ndr)?

Fabio: “Da questo punto di vista mi sta aiutando molto Ana, la moglie del mio allenatore, Josè Perlas. Ma anche Flavia. Sto cercando di riscoprire il vero Fabio ed a volte penso a come sia stato stupido in passato.”

Leggete qualche libro?

Simone: “Nessuno!”

Fabio: “Ho letto Open, l’autobiografia di Agassi. Molto bello ed emozionante, ma il finale è stato deludente.”

Squadra di calcio preferita.

Simone: Juventus.

Fabio: Inter… e Genoa.

Simone ti ha mai spiegato le virtù del matrimonio?

Simone: “Siiiii.”

Fabio: (ride) Matrimonio? Ma che dici?

Anche Flavia la pensa così?

Fabio: “No, a parte gli scherzi. Il matrimonio è un passo importante, per me. Quando Flavia vorrà, si sentirà pronta, vedremo. Al momento giusto.”

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