Categories: OPINIONI

Il ritorno di Janko Tipsarevic

Il calvario – Nel 2013 Tipsarevic ha cominciato ad accusare diversi fastidi al tallone sinistro. Dopo una serie di esami clinici, è risultato che avesse un tumore benigno proprio in quella parte del piede. Inizialmente, il tennista ha continuato a giocare, sottoponendosi frequentemente ad una terapia antiinfiammatoria per alleviare il dolore. Una situazione, tuttavia, che gli ha provocato dei seri problemi al fegato. A quel punto, l’intervento chirurgico è sembrato l’unica soluzione percorribile. Dopo una lunga fase ospedaliera, la voglia di tornare a giocare ha ostacolato di fatto il suo completo recupero, compromettendo il periodo della necessaria convalescenza. Così, si è dovuto sottoporre ad altri due interventi molto seri, che lo hanno privato di gran parte del tessuto corrispondente alla fascia plantare. In quel periodo, il serbo ha seriamente rischiato di dire addio al tennis. Ciò nonostante, con molta perseveranza e cura di sé, è riuscito a superare tutti i guai che l’avevano attanagliato, recuperando una forma sufficiente per disputare qualche gara. Purtroppo, la via della guarigione è stata turbata da un nuovo infortunio, questa volta al ginocchio. Ma dopo sei settimane, l’atleta è stato nuovamente in grado di riprendere in mano la racchetta.

Janko Tisparevic

Esempio di professionalità – Janko Tipsarevic, nonostante tutti i suoi guai, non ha mai smesso di sperare. E’ riuscito a mantenere un atteggiamento mentale straordinario, che gli ha permesso di non abbattersi e di continuare a sognare un ritorno alla normalità atletica. La sua storia può considerarsi certamente un esempio di vita e di professionalità sportiva. In questo periodo ha rinnovato la propria ambizione di risalire la classifica, disputando prevalentemente dei tornei Challenger. A gennaio ha vinto Bangkok superando in finale Kavcic. Ed ora, si trova ai quarti di finale del torneo di Qingdao. Si ricorda, inoltre, che ha ottenuto dei discreti risultati anche nello scorso periodo autunnale, all’interno del circuito Atp. Come il raggiungimento della finale di Shenzen durante il mese di ottobre. Un segnale sicuramente incoraggiante quest’ultima partecipazione, in quanto ha potuto “misurare” il suo livello tecnico con i grandi del circuito. Dopo i tornei della suddetta classe Challenger, non è da escludere che tra qualche mese possa davvero rientrare tra i migliori. Magari ripetendo lo stesso cammino che ha fatto Juan Martin Del Potro.

 

Federico Gasparella

Share
Published by
Federico Gasparella

Recent Posts

Allenamento mentale nel tennis: focus, pressione e gestione dei momenti chiave

Nel tennis, a ogni colpo corrisponde una decisione. A ogni punto, un micro-duello di nervi…

2 ore fa

Footwork nel tennis: come muoversi al meglio in campo

Quando si pensa al tennis, l’immaginazione corre subito ai colpi spettacolari: rovesci incrociati, dritti vincenti,…

15 ore fa

Riscaldamento pre-partita nel tennis: cosa fare prima di scendere in campo

Quando si parla di tennis, spesso l’attenzione si concentra sulle tecniche di gioco, sulla strategia,…

15 ore fa

Grigor Dimitrov e Eiza González: a Madrid aumentano gli indizi sulla nuova coppia

Una presenza che non passa inosservata Durante il Masters 1000 di Madrid, Grigor Dimitrov ha…

15 ore fa

Madrid Open: giornata intensa per Musetti e Berrettini, gli orari dei match

Il Mutua Madrid Open si prepara a vivere una giornata a dir poco elettrizzante. Dopo…

15 ore fa

Blackout al Madrid Open: giornata di caos e programma cancellato

Una giornata surreale ha colpito il Mutua Madrid Open, travolto dal blackout che ha interessato…

17 ore fa