Il pagellone femminile degli Us Open 2017

Sabato, nel tardo pomeriggio newyorkese, lo US Open ha incoronato la sua Regina di quest’anno. Prima che ciò accadesse, prima ancora che il torneo iniziasse, nessuno avrebbe avuto il coraggio di predire chi sarebbe stata la vincitrice finale. La WTA, ormai, non è più il circuito in cui, nelle finali, si vedono sempre e solo Williams, Sharapova o Azarenka (sfortunatamente o fortunatamente, dipende dai punti di vista). Il periodo di transizione che sta vivendo, infatti, ha fatto si che ben 8 giocatrici sarebbero potute divenire numero 1 del mondo dopo lo slam statunitense. La fine del torneo coincide con l’apertura delle scuole, perciò, sentendosi un po’ professori per un giorno, andiamo a dare qualche voto alle protagoniste di questa edizione.

LE BOCCIATE:

CAROLINE WOZNIACKI, ANGELIQUE KERBER, JOHANNA KONTA, SVETLANA KUZNETSOVA: 3
Per essere tutte teste di serie dalla numero 5 alla 8, la loro prestazione è stata da bollino rosso, anzi, bordeaux. La danese e la russa sconfitte al secondo turno da Makarova e Nara (sì, Nara, avete capito bene) e le altre due da Osaka e Krunic al primo round, possono essere considerate le vere e proprie delusioni del torneo. Per rappresentare le più forti al mondo, hanno fatto una magra figura, perdendo da giocatrici molto sotto al loro livello. Bocciatissime.

AGNIESZKA RADWANSKA E DOMINIKA CIBULKOVA: 4.5
Il voto si alza un po’, solo perché entrambe hanno ceduto a due promesse del torneo. La polacca, dopo un match interminabile, si è arresa alla semifinalista Vandeweghe, mentre la slovacca, alla vincitrice. Il problema, però, rimane sempre lo stesso. Perdere da due mine vaganti ci può stare; continuare a giocare mediocremente, no. Non ci siamo.

Agnieszka Radwanska
Agnieszka Radwanska

LE PROMOSSE:

MARIA SHARAPOVA: 8
Maria torna a giocare un torneo del grande Slam dopo un anno e mezzo. Il suo stop dovuto alla sospensione e i tanti infortuni, l’avevano tenuta lontano dai campi di Flashing Meadows per 3 anni. Al primo turno, commossa e orgogliosa, batte Simona Halep. Perde poi al quarto turno per mano della Sevastova, ma, per quanto da Maria ci si aspetti sempre tanto, questo suo ritorno non può che essere valutato positivamente. Ritrovata.

PETRA KVITOVA: 8+
Dopo il bruttissimo incidente alla mano, Petra torna a sorridere sotto le nuvole di New York. Si vedono sprazzi della buona vecchia Kvitova, che le consentono di battere Garbine Muguruza e giocare un gran match contro Venus Williams. Lascia l’Arthur Ashe Stadium sapendo di essere, finalmente, tornata. Emozionante.

MADISON KEYS: 8,5
La Keys, numero 15 del seeding, arriva in finale mostrando a tutti cosa è capace di fare quando il suo fisico e il suo tennis fanno lavoro di squadra. Disintegra le sue avversarie, battendo anche Elina Svitolina (4 del mondo), in un match che infuoca il campo centrale. Approda all’atto conclusivo da “quasi” favorita, ma proprio sul più bello, crolla. Non riesco a darle di più, perché appunto non pervenuta nel match contro la Stephens. L’ansia l’avrà sicuramente influenzata, ma siamo certi che si rifarà subito. Inesperta.

COCO VANDEWEGHE: 8,5
Senza che nessuno potesse sospettare di lei, Coco, arriva fino alla semifinale. Gioca un tennis sublime, pieno di vincenti e colpi spettacolari. Batte, tra tutte, Aga Radwanska, in una maratona di  tre ore, e, ai quarti, l’ormai ex numero uno del mondo, Karolina Pliskova. La forse eccessiva agitazione, mista al gioco devastante dell’avversaria, non le permette di giocare una semifinale degna del suo torneo in generale. Exploit.

VENUS WILLIAMS 9
Ad un mito del tennis di 36 anni, che arriva alla semifinale dello US Open (dopo aver giocato due finali, in Australia e a Wimbledon), che voto possiamo dare se non questo? Venus si è dimostrata per l’ennesima volta una splendida lottatrice, capace di dominare le sue avversarie e, nel match contro la Kvitova per esempio, giocare per più di due ore e mezza. La sua voglia di giocare dovrebbe ispirare tutte le giocatrici WTA; il suo US Open termina dopo un match mozzafiato, vinto dalla campionessa, Stephens. Leggenda.

SLOANE STEPHENS: 10
Sloane si merita la doppia cifra. Se la merita perché è riuscita ad esprimere il suo tennis nel migliore dei modi, battendo giocatrici del calibro di Cibulkova, Williams e Keys. Da infortunata fino a pochi mesi fa, a regina di New York oggi. Fisico, tennis e testa sono sembrati tutti in perfetto stato, permettendole di impressionare chiunque. Bravissima Sloane!

Madison Keys

LE RIMANDATE:

SIMONA HALEP
Non mi sento di bocciare la rumena. Sebbene uscita al primo turno, è stata sconfitta da nientepopodimeno che Maria Sharapova. Simona è riuscita a dar vita ad un grande match, durato quasi tre ore, arrendendosi alla tigre siberiana. Sfortunata.

GARBINE MUGURUZA, ELINA SVITOLINA
Le teste di serie numero 3 e 4 non hanno brillato, ma comunque giocato un tennis piacevole e che avrebbe potuto portare a qualcosa di più che un quarto turno. Sono state però surclassate da avversarie migliori, quali Kvitova e Keys, futura finalista. La spagnola, però, ha ragioni di festeggiare, essendo ora numero 1 del ranking, a causa della sconfitta della Pliskova ai quarti. Garbine, da te però, ci aspettiamo qualcosa di più. Basic.

KAROLINA PLISKOVA
Karolina arriva ai quarti di finale giocando un buon tennis, capace di riprendersi nei momenti no, e di impressionare grazie ai suoi vincenti sparati da tutti i lati del campo. La sua corsa di arresta solo davanti alla prestazione impeccabile di una sorprendente Coco Vandeweghe. La promozione non c’è assolutamente, anche perché, da una numero uno in carica, ci si aspetta sempre qualcosa di più. Giustificata.

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