[tps_title]IL BEFFATO[/tps_title]
DENIS SHAPOVALOV 7+
Il tennista canadese, grande promessa del tennis mondiale, premiato con gli ATP Awards qualche giorno fa con i titoli di ” Star of Tomorrow” e di “Most Improved of the Year 2017”, è stato beffato sul più bello. Il classe ’99, autore di un grande exploit nell’estate americana con la semifinale a Montreal contro il futuro vincitore Alexander Zverev e con gli ottavi di finale agli Us Open, è uscito allo scontro diretto, da terzo del gruppo A. La testa di serie #3 del torneo, che peraltro era il più giovane nel lotto dei partecipanti, è parso scarico, forse ancora un po’ inesperto, concludendo la competizione come l’aveva iniziata: con una sconfitta. Il tennista di origine israeliane, all’esordio ha perso contro l’imbattuto sudcoreano Hyeon Chung, che da 6° del ranking, ha dominato il girone: 1-4 4-3(5) 4-3(4) 4-1 il punteggio. Dal primo set vinto, alla sconfitta finale, arrivata in modo combattuto , considerando i due tie-break giocati contro l’asiatico. Se contro Chung, Shapovalov non era favorito, il pronostico era a suo favore contro il positivo Gianluigi Quinzi, vincendo solo al 4° set, sfiorando il set decisivo. Un pronostico (quasi) spazzato via dalla grande forma e dal grande coraggio del marchigiano, che ha tenuto dopo un set non giocato, prima di perdere per un po’ di sfortuna un match in cui il 18enne ha mostrato la sua precaria condizione fisica. 4-1 4-1 (5)3-4 4-3(5) il punteggio finale, che ha dato la possibilità a Shapo di giocarsi le ultime chance contro il futuro finalista. Il match decisivo, l’ultimo del girone, vedeva contro il canadese e Andrey Rublev, che ha portato a casa lo spareggio per la seconda piazza per 4-1 (8)3-4 4-3(2) 0-4 4-3(3), in uno dei match più belli e tirati del torneo. Avrebbe potuto partecipare alla finalina, ma anche il suo forfait non ha permesso di assistere ad un’esibizione di livello. Una beffa sul più bello per Denis, che al termine di un torneo poco brillante, non è riuscito a concludere l’ultimo tassello: quello della vittoria. Al 2018 per il salto di qualità. tempo al tempo, intanto una buona sufficienza per cominciare prima del “decollo”.